Cantù e il momento del made in Italy: «Hanno fatto bene»

La chiave Coach Sacchetti archivia l’ennesimo successo: «Volevo aprire il campo contro giocatori pericolosi». Rogic era acciaccato e «Hunt si è sottoposto a terapie»

Stranieri di Cantù utilizzati con il contagocce contro Cento: 12 minuti in campo per Hunt, 18 per Rogic. Ma non c’è alcun “caso”. La spiegazione del loro sottoutilizzo rispetto al resto della stagione risiede nel fatto che non sono in perfette condizioni fisiche. E se sono stati utilizzati poco, è anche perché la partita contro Cento è stata fin da subito indirizzata nella maniera giusta.

Che Rogic non fosse in gran forma era chiaro già alla vigilia, si era allenato poco dopo una botta al costato rimediata contro Pistoia. Sulle condizioni di Hunt, invece, ci ha pensato Sacchetti a chiarire dopo la vittoria: «Dario sta facendo terapie, non è al 100%. È per questo motivo che l’ho usato un po’ a singhiozzo».

«Ottime soluzioni»

Nonostante i due stranieri fossero acciaccati, gli italiani non hanno certo deluso. Anzi. Memore dell’inizio catastrofico della squadra nella semifinale di Coppa Italia contro Cento, Sacchetti ha preferito badare al sodo: «Sono partito con giocatori che mi dessero qualcosa in più in difesa. Volevo anche aprire il campo contro quattro giocatori pericolosi. Sapevo che potevano fare contenimento contro Da Ros, per non far tirare Baldi Rossi, ma abbiamo trovato ottime soluzioni», ha spiegato il coach.

Una partita tutta diversa rispetto a quella di un mese fa alla E-Work Arena di Busto Arsizio: «Abbiamo fatto molti canestri, specialmente nel primo tempo e questo ci ha aiutato a fare un break. Volevamo contenerli, non si sa mai come va contro questa squadra, che sa accendersi e sa segnare canestro molto difficili. Berdini? Non era in grado di affrontare la partita, pure loro avevano due giocatori assenti e hanno patito questa fatica. Ma, in un campionato così lungo, queste cose possono succedere».

Anche nel secondo tempo, la squadra ha avuto un impatto diverso rispetto ad alcune recenti performance. E Sacchetti rivela come ha provato a rimediare: «Non volevamo più ripetere quello che ci era successo contro Cento in Coppa Italia. Ho parlato con il preparatore, ho fatto muovere i giocatori prima, per prendere ritmo fin da subito. Credo sia servito».

«Ok Bucarelli, Severini e Da Ros»

Infine, applausi per tutti: «Bucarelli non è una sorpresa, bene o male tutti hanno fatto il loro dovere. Severini si è presentato con tre bombe, Da Ros è stato importante nelle letture, ma tutti a rotazione hanno fatto bene».

Sconfitta pesante, ma Matteo Mecacci, coach di Cento, trova spunti positivi: «Per me era quasi impossibile che segnassimo 84 punti: l’abbiamo fatto giocando una pallacanestro gradevole, quindi complimenti ai ragazzi».

Le assenze di Toscano e Moreno hanno pesato: «C’è un divario importante di base tra noi e Cantù a livello fisico e tecnico: senza i due esterni più fisici del quintetto, ho provato l’esperimento di far giocare Kuuba da “3”, ma non ha pagato la scelta di far tirare Cantù da fuori».

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