Sacchetti insegue la perfezione: «Ora basta con gli alti e bassi»

Il tecnico di Cantù: «Se vogliamo arrivare dove sappiamo bisogna limitare i blackout»

Coach Meo Sacchetti, dopo gara 2, è tornato su un problema “storico” di Cantù, i troppi alti e bassi della squadra nella stessa partita.

Una tendenza che potrebbe prima o poi costare caro. Ma l’allenatore ha comunque messo in luce anche le cose positive: «Sono stati importanti, nell’economia della partita, quei 5 minuti ben giocati in difesa alla fine del secondo quarto. In quel momento abbiamo creato un gap. Poi, al contrario di quanto successo altre volte, abbiamo messo a segno un break importante all’inizio del secondo tempo».

Poi le cose che gli sono piaciute meno. E che non gli piacciono da un bel po’: «Dopo aver accumulato un buon margine, ci siamo un rilassati e abbiamo perso un po’ di verve, ma noi non possiamo avere questi alti e bassi in una semifinale playoff. Eravamo sopra di 20 punti, sono arrivati sotto. Noi, se vogliamo arrivare dove vogliamo arrivare, non possiamo avere questi momenti di blackout. Perché una volta va può andare bene, la volta dopo però puoi sbagliare due canestri e gli avversari si rifanno sotto».

Ora la serie va a Pistoia, Cantù ha la chance per il 3-0: «Ci prendiamo questa vittoria importante, ora a Pistoia giocheremo contro una squadra che, come si è visto, non è mai morta. Ma servirà un atteggiamento importante in difesa, visto che hanno giocatori che si accendono in un attimo: se ci rilassiamo non va bene. È impossibile stare ai massimi livelli 40’, però c’è modo e modo di tirare il fiato. Là giocheremo la nostra partita, meglio sul 2-0 che non sull’1-1, però sappiamo che non è stata facile da noi e non sarà facile nemmeno in Toscana».

Anche Giovanni Severini è consapevole delle difficoltà che attendono Cantù domani sera: «Ci aspettiamo un clima diverso, a Pistoia non è mai semplice giocare, tantomeno in una gara 3 da dentro o fuori. Non cambierà molto tatticamente rispetto alle sfide precedenti, ma sicuramente loro avranno più fiducia, perché sarà una partita decisiva».

Per l’esterno della S.Bernardo, gara 2 è stata vinta con la fiducia: «È stata una partita molto fisica, come gara 1. Ma stavolta abbiamo avuto un approccio migliore nel primo tempo: abbiamo trovato fiducia in attacco con tiri migliori e quel gap costruito a fine secondo quarto ce lo siamo portati dopo l’intervallo, con piccoli parziali subiti e poi assestati. Dobbiamo migliorare nella continuità, ma siamo felici per la nostra gara solida».

E, sui due stranieri di Pistoia: «Sono le loro punte di diamante, ma su di loro abbiamo fatto un bel lavoro: credo abbiano faticato e, in una serie che potrebbe diventare lunga, questo potrebbe pagare».

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