Tracollo da pandemia: in Comense
si è passati da 556 a 139 iscrizioni

È uno dei casi simbolo di questo difficile momento anche per lo sport dilettantistico

Dai ben 556 atleti di basket e volley della passata stagione che ne facevano una delle società più attive della provincia, ai soli 139 che finora hanno rinnovato l’iscrizione pagando l’acconto della quota annuale per il 2020/2021.

Un tracollo “drammatico” quello accusato dalla Polisportiva Comense e che il presidente Guido Corti ha volutamente denunciato in una lettera inviata a tutte le famiglie degli atleti nerostellati.

Il suo infatti vuole essere un grido d’allarme per un’emergenza, quella legata al coronavirus, che rischia di mettere in ginocchio tante società sportive, se non arriveranno aiuti dalle istituzioni, ma di avere anche ripercussioni sociali per gli stessi ragazzi.

Il primo ostacolo per la società del capoluogo è l’impossibilità di accedere alle palestre scolastiche. «L’anno scorso eravamo in 556 e ad oggi siamo arrivati a 139 atleti, su 311 che hanno frequentato gli allenamenti nei primi due mesi della stagione – spiega Corti -. Abbiamo perso quasi tutti i bambini e i ragazzi che si allenavano nelle scuole, e la chiusura delle palestre scolastiche è stata deleteria per il nostro modello operativo. Solo la passione e l’entusiasmo ci fanno andare avanti, ma senza sostegni economici sarà difficile sopravvivere. Chiediamo quindi aiuto al Comune di Como affinché ci conceda gratuitamente gli impianti sportivi per un anno (come è stato già deliberato in alcuni Comuni della provincia, nda). I genitori legittimamente non vogliono pagare le quote di iscrizione, ma le società hanno dei costi fissi che non possono essere rimandati».

Intanto però l’attività nerostellata si è spostata a pieno regime sul web, con la nascita della piattaforma “Comense Classroom”. Come dice il nome, una scuola di basket divisa in tre classi: mini, young e under a seconda delle età.

All’interno della classe sono disponibili i video preparati dagli allenatori, i link per gli allenamenti in diretta, i calendari delle attività, materiale scaricabile, compiti e quiz da fare a casa. Insomma, un sacco di attività a distanza.

«Teniamo duro – sottolinea Corti - fornendo attività online per rimanere in contatto con i nostri atleti. Nonostante le gravi difficoltà, gli allenatori vogliono rimanere vicini ai propri ragazzi permettendo di allenarsi anche da casa. Con Comense Classroom vogliamo quindi continuare a lavorare per tenerci pronti quando l’emergenza sarà finita. Il dropout sportivo era già un problema anche senza il virus – fa presente il presidente – e dopo questi mesi di stop, voglio sperare che i nostri ragazzi abbiano la voglia di tornare in palestra a sudare».

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