Bertolasi, dopo Londra
mette Rio nel mirino

Le ventisettenne della Canottieri Lario si sta preparando con grande passione

Varesina di nascita, comasca di adozione, consigliere federale in quota atleti, a ventisette anni e con tanti traguardi ancora da tagliare, Sara Bertolasi è già entrata nella storia del canottaggio italiano.

Lei e Claudia Wurzel con il due senza targato Lario, infatti, sono state le prime italiane a portare una barca femminile alle Olimpiadi, arrivando a Londra 2012. Quest’anno nessuna barca rosa, sinora ha ottenuto il pass per Rio 2016, ma Sara non si arrende.

Claudia Wurzel ha lasciato l’attività remiera per lavoro, ma lei è rimasta in piena corsa pre olimpica, partecipando a tutti i tre raduni federali di quest’anno e si prepara ai prossimi con un’idea fissa in testa: arrivare in maggio alla Coppa del Mondo di Lucerna per aggiudicarsi almeno uno dei rimanenti posti disponibili per i Giochi brasiliani. In predicato per i senior donne ci sono il due senza (vanno a Rio i primi quattro classificati a Lucerna), il doppio e il quattro di coppia (per entrambi però le chances si riducono a due posti).

«Ai raduni di Sabaudia – spiega Sara - stiamo allenandoci in due senza. Io con Alessandra Patelli, mentre le altre due atlete della Lario, Gaia Marzari e Gaia Palma si alternano sull’altro due senza con Laura Schiavone».

«La preparazione? Tutto bene»

A che punto è la preparazione? «Direi bene, secondo programma. Ci seguono Paolo Di Nardo come tecnico responsabile di settore, in collaborazione con Andrea Coppola. Sinora abbiamo fatto solo fondo, quindi il carico è stato pesante. Dopo le feste riprenderemo il sette gennaio e il programma cambierà completamente mirando alla preparazione sul percorso di gara dei duemila metri, per dare il cento per cento di resa»

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