Bulgheroni: «I giocatori ci sono
ma non sappiamo quando giocheremo»

Intervista con il direttore sportivo della Como Nuoto.

Soddisfatto e consapevole di aver svolto al meglio il suo compito.

Andrea Bulgheroni, neo-direttore sportivo del settore maschile della Recoaro Como Nuoto, tra mille incertezze indipendenti dalla sua volontà può esibire l’unica certezza sulla quale ha lavorato con profitto, e della quale è giustamente orgoglioso.

Finalmente si è definita la rosa della prima squadra, quella che lo ha visto impegnato in prima persona sin dal giorno dell’assunzione del difficile incarico: e le sue parole chiariscono che ora la Como Nuoto è pronta, non solo per il prossimo campionato (quando e se comincerà), ma anche per le stagioni a seguire.

L’acquisizione di ben sei nuovi elementi impone una domanda: come mai si è fatto un così massiccio ricorso a forze esterne?

E’ doloroso ammetterlo – ammette il ds con un tono di voce basso, quasi a sottolineare la gravità di quanto sta dichiarando – però i giovani del vivaio non sono ancora pronti per affrontare un campionato di serie A/2. La rosa era quindi troppo ristretta per permettere a coach Zimonjic di allenare. Tra l’altro, il gioco introdotto quest’anno prevede molto più movimento, cambi di velocità: il maggior dispendio di energie impone di avere una panchina all’altezza, per questo ci siamo attivati per non ritrovarci in difficoltà nelle partite. Il ritorno del centro-boa Andrea Lava dopo un anno e mezzo di stop, e l’arrivo di Emanuele Ciardi, altro centro proveniente dall’Acquachiara e trasferitosi a Milano per motivi di studio, completa al meglio la rosa, dal momento che i due atleti nuotano molto e sanno pure difendere

Dicevi dei nostri giovani: non sono pronti.

Esatto, prima dello stop ai campionati avevamo sia la squadra Under 17 che la Under 15 ben piazzate nei tornei lombardi, dobbiamo puntare su di loro. Però è presto per pensare di farli giocare in A/2, per questo l’arrivo di tre giocatori da Busto, gli attaccanti Giacomo Marchetti del 2003, Matteo Barbetta e Zeno Barbaglia del 2002, daranno sprint alla Recoaro Como Nuoto. Si sono allenati con grandi campioni nella Sport Management, rappresenteranno un esempio da seguire per i comaschi. Quando si colmerà il “buco” generazionale creato da anni di disattenzione nei confronti dei giovani, allora la rosa si completerà con i nostri giocatori ed avremo una Como Nuoto capace di reggersi sulle proprie gambe per un lungo periodo. Estremizzando, direi che la corposa campagna acquisti di quest’anno potrebbe anche essere l’ultima, se tutto andrà come spero. In più, rimetteremo in acqua la squadra Under 20 dopo una breve assenza per mancanza di atleti: manca ancora un portiere di categoria, ma abbiamo buone speranze di ben figurare.

Come procede il lavoro di Zimonjic?

Abbiamo un tecnico eccezionale e, lasciamelo dire, un gruppo stupendo, che ha superato tutti i piccoli malumori dello scorso anno per trovare un amalgama ed un senso di appartenenza che mi piace molto. I “senatori”, se li si può definire tali in una rosa la cui età media è di 22 anni, sono motivatissimi.

Si aspetta solo una data riguardo la piscona di Muggiò e anche per l’inizio del campionato…

Di quale parli? Di quella dell’apertura di Muggiò? E’ ormai solo una questione burocratica, messa la firma in quindici giorni potremmo rientrare, rispettando tutte le norme previste, cosa che tra l’altro già facciamo a Villa Geno. Se invece parli di un inizio ipotetico di campionato, siamo nelle mani della FIN, che prima pretende i nostri soldi, poi non fa nulla per aiutare le società in questo periodo di estrema difficoltà. Sono due capitoli che mi fanno molto arrabbiare, quel che conta però è che la Recoaro Como Nuoto stia lavorando al meglio, il clima sia sereno e l’impegno totale. Nessuna amichevole per non favorire contagi, la rosa ampia (è giunto a Como anche il portiere Francesco Mellina del 1997 da Metanopoli ed il difensore Yuri D’Antilio dalla Tuscolano, mentre hanno lasciato la squadra il mancino Francesco Lepore, il portiere Daniele Garancini ed il centro-boa Giacomo Cardoni) ci permette di allenarci al meglio: siamo pronti alle sfide della stagione, semmai dovesse ripartire. Già poter tornare a lavorare ci da una carica speciale. Adesso vedremo il resto

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