Benvenuti nella favola Como Women

Calcio donne A Nella spettacolare location di Villa Balbianello è stata presentata la squadra 2023/24. Quante storie, dalla fedeltà di Rizzon ai followers di Lundorf, dai sogni di Verga al pragmatismo del dg Keci

Qui la parola d’ordine è: bello. Bella, bellissima, la location che ospita la presentazione del Como Women di calcio femminile serie A 2023/24. Per raggiungerla, ospiti e calciatrici si fanno la scarpinata nel bosco e per mister Bruzzano forse è un test atletico aggiunto. Le ragazze chiacchierano in salita, gli ospiti ansimano: ma poi manca il fiato anche alle ragazze, di fronte a tanta bellezza.

Bella l’avventura del Como Women, che grazie alla location super, ricorda a tutti che la crescita qui è anche di immagine: la serie A contro Milan, Inter e Juve necessita una presentazione come si deve, per sottolineare quello che resta un piccolo miracolo sportivo, la promozione, poi la salvezza e, ora, la prima di campionato vinta, di una squadra che non ha (come la maggioranza delle avversarie) un diretto collegamento con la società maschile.

Passione

Bello è il presidente Verga, e soprattutto belli sono i suoi sogni. Accoglie tutti con il solito fare da istrione, sbarazzino e fashion, mentre da destra e sinistra cercano di tappargli la bocca. Sì, perché lui esagera, parla di favola (Favola è anche lo slogan della stagione), di sogni: «I sogni sono quelli che ti fanno centrare gli obiettivi, la passione è il motore di tutto, scusate ma lasciatemi sognare». Bello è anche il modo in cui il dg Keci cerca di sviare: «Il presidente è un entusiasta ed è bello che si appassioni. Io però dico: il campionato è difficilissimo, se ci salviamo un’altra volta centriamo il nostro obiettivo, poi tutto quello che ci arriverà in più sarà ben accetto».

E poi si lascia scappare: «Sì, anche io penso che siamo più forti dell’anno corso». Belle sono le maglie, il giallo della seconda divisa che è anche sulle tute (sarebbe meglio l’azzurro per questione di identità, però...) è un omaggio allo sponsor tecnico che ama quel colore, ma l’azzurro della prima maglia, Royal, richiama i colori del Calcio Como come tutti lo riconosciamo. Un modo per riallinearsi alla storia calcistica comasca, anche se si gioca a Seregno. Tanto che la domanda è d’obbligo: Verga, ma almeno una partita al Sinigaglia la vogliamo fare? Risposta: «Noi stiamo benissimo a Seregno, abbiamo trovato una amministrazione che ci ha accolto con affetto. Non ci manca nulla. Poi se salterà fuori la possibilità, certo la valuteremmo con piacere». Finché non succederà, però questa storia sarà monca.

Bello il ds Gobba, ex giocatore del Como ora trapiantato nel calcio femminile, che ha una grande passione, e bello nella sua abnegazione il tecnico Bruzzano, giovane, giovanissimo e determinato: «Il mio calcio? Divertente, per cercare di avere ancora più pubblico». Sembra uno che studia molto. Farà strada.

Giocatrici

Bella, bellissima, la storia del capitano Rizzon, che pur di stare vicino all’attività dal padre, ha rifiutato offerte dalle big, non ha un procuratore, affronta questo suo lavoro di leader e capitana (una che varrebbe la Nazionale) ancora con la leggerezza dell’hobby e della passione. Bella è anche Matilde Lundorf, ex Juve, 125mila followers. Belle le scommesse in rosa di ragazze ambiziose, con il viso giovane e frizzante, come Oona Sevenius, peperino d’attacco, o Lucija Vaitukaityte. Dopo il brindisi, fine della presentazione. Il presidente imbocca il viale, vede le ragazze e saluta così: «Non succede, ma se succede...». Inguaribile satanasso.

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