Gandler a Sportitalia
«I tifosi? Fantastici»

Ospite del canale tv sportivo, ha fatto il punto della situazione parlando anche delle riforme e dello stadio

Michael Gandler è stato ospite venerdì sera sugli schermi di Sportitalia. L’occasione per fare il punto sulla società azzurra parlando a un pubblico non locale ma nazionale. Molte delle cose che ha detto sono le linee guida che ben conosciamo, ma alcuni aspetti non sono stati banali. E meritano una sottolineatura.

Gandler è apparso come sempre elegante, in collegamento, con uno sfondo azzurro alle spalle, tanto da far pensare che la diretta fosse ambientata nella sede di via Sinigaglia. La prima impressione è stata quella di una immagine di serietà e compostezza, un messaggio al mondo calcistico sulle intenzioni e sui progetti della società. Gli hanno chiesto della situazione della categoria e Gandler ha spinto sull’acceleratore delle riforme: «Dal Consiglio federale mi aspetto una risposta definitiva, per tornare in campo o per cominciare a pianificare la prossima stagione. Anche sulle riforme abbiamo letto e sentito di tutto, ma non sono mai arrivate risposte chiare: ovviamente qualcosa per migliorare il campionato si può fare», ha detto anticipando i tempi della riunione di domani in Figc. Il Ceo americano ha parlato dello stadio: «La nostra intenzione è quella di rendere uno stadio invidiabile per la sua incredibile posizione a bordo lago, più carino, più funzionale e vivibile. Un vantaggio per i nostri tifosi e, credo, anche per tutta la comunità», confermando la volontà di agire sull’impianto a partire già dalle prossime settimane. Molto calorosa la definizione che Gandler ha dato dei tifosi del Como: «Sono stati fantastici. Certo all’inizio hanno voluto capire, non è automatico accettare e appoggiare una società straniera, ma poi si è creato un bel rapporto. Credo che la nostra filosofia del promettere poco e fare tanto abbia avuto la loro approvazione. Sanno di essere fortunati ad avere una società importante e che vuole investire su questa realtà. Anche se lontana, è una proprietà presente con cui ci sentiamo tutti i giorni per stabilire le linee guida. A un certo punto i proprietari sono stati molto preoccupati per il coronavirus e hanno seguito con attenzione l’evolversi della situazione». Gli è stato chiesto anche della scelta di non avere un presidente: «Sì, capisco che è un po’ strano per la cultura calcistica italiana. Ma abbiamo scelto così, come fossimo una azienda dove l’amministratore delegato ha grande operatività, e questo basta. In futuro vedremo». Poi ha santificato la conferma di Ludi ds: «L’anno scorso è arrivato il 1 giugno e il 1 luglio avevamo già una squadra sufficientemente competitiva. Ha lavorato bene, siamo contenti di lui: dunque giusto andare avanti assieme». E sul mercato: «Come abbiamo spesso ripetuto, prima finiamo la stagione in corso, poi ci occuperemo di quella prossima. Intanto potenziamo il settore giovanile, che a Como da Favini a Borgonovo da Zambrotta a Vierchowod, ha una storia importante». Chiusura su Comotv: «Sent Entertainment, che è proprietaria del Como e ha già curato produzioni nel mondo del calcio ad esempio col Borussia Dortmund, realizza prodotti televisivi e video. Comotv è una bella maniera di vivere la squadra e un progetto pilota, magari da trasferire anche ad altre società».n 

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