Il patatrac Como, niente da salvare

Calcio serie B È andato tutto storto nella sconfitta di Venezia, con la squadra sempre sovrastata dall’avversario. La difesa un buco nell'acqua, centrocampo che non filtra e non ispira le punte e una preparazione insoddisfacente

Moreno Longo alla vigilia della partita di Venezia diceva di non avere un particolare ricorrente nelle sue “prime giornate”. Ora con il Como ce l’ha: prendere tre gol. Era accaduto a Cosenza alla sua prima partita da allenatore del Como, per la cronaca era comunque finita 3-1, ed è successo a Venezia. Dove peraltro il suo Como ne aveva subiti tre anche l’anno scorso.

Meglio prenderla, anche, con un po’ di ironia. Che non vuol dire, però, sottovalutare quello che è successo al Como l’altro giorno. Anzi. Anche perché questa non è più una squadra raccolta da un allenatore subentrato, che deve lavorare per ricostruire macerie, anche psicologiche.

Il mister ci ha lavorato da tempo

È una squadra su cui Longo sta lavorando con serenità da un mese e mezzo, pezzo dopo pezzo. E tra l’altro, pur nella bagarre iniziale di un anno fa, la squadra alla prima giornata giocò alla pari, se non meglio, con il Cagliari che pareggiò con fatica al Sinigaglia e poi andò in serie A. Dove arriverà il Venezia a fine stagione chi lo sa, ma di gioco alla pari, l’altro ieri, di sicuro non si può proprio parlare.

Qualsiasi processo dopo una sola partita è prematuro, questo è fin troppo ovvio. Però le preoccupazioni sono legittime e gli interrogativi sono tanti. La squadra non ha ancora un suo gioco, e questo non dipende solo dalla condizione agostana. Che influisce, certo, ma a Venezia si è vista una squadra poco amalgamata tra i reparti, si sono visti giocatori impiegati in modo inefficace, non si è intuito quasi nulla di potenzialmente positivo. Di certo meno che a Lecce, dove l’avversario era di serie A.

La difesa è stato il reparto maggiormente rinforzato durante il mercato e con un portiere assolutamente all’altezza della situazione, eppure si sono presi tre gol. Tra l’altro con evidenti problemi in fase difensiva da parte dei due esterni. Tanto però è dipeso da un centrocampo troppo inefficace in fase di filtro e rottura del gioco avversario, ma nemmeno in grado di supportare adeguatamente una coppia d’attacco che ancora non si è capito quanto possa funzionare. Con quello spreco delle doti di Chajia, troppo schiacciato sulla sinistra, che grida vendetta.

Aspettando Kone (e Verdi e Benassi?)

Deve entrare ancora in gioco Kone, un giocatore forte e che potrebbe dare un altro volto al centrocampo, in termini di dinamismo e qualità. Questo è un tema importante, ma quanto, e in quanto tempo possa essere lui la soluzione ai tanti problemi è difficile dirlo. Nel cuore del gioco c’è molto da sistemare. Come è difficile dire quanto possa servire un trequartista come Verdi, che comunque sia chiaro è un giocatore che al Como può fare benissimo, in questo tipo di disegno tattico. E di ieri è la voce, non confermata dalla società, di un interessamento per Marco Benassi, 28 anni della Fiorentina, centrocampista fuori dai radar viola, dopo aver giocato la seconda parte di stagione a Cremona.

In ogni caso, era importantissimo presentarsi in un altro modo al via della stagione, anche indipendentemente dal risultato. E questo non è accaduto neppure dal punto di vista fisico, una prova ne è stata anche l’inefficacia, stavolta, delle forze fresche subentrate durante la gara. Quindi è abbastanza inutile ora fare nomi e cognomi, riferendosi ai giocatori.

Di certo, quello che va evitato è ricadere in quel ritornello, che poi diventa una specie di alibi perenne, che troppe volte si è sentito l’anno scorso. «Peccato per le difficoltà delle prime giornate, altrimenti...». Ecco, gli “altrimenti” quest’anno non hanno proprio ragione d’essere. Bisogna battere la Reggiana, senza se e senza ma.

Con lo Spezia il 3 settembre a Cesena

Intanto, rinviata la terza giornata (quelle in casa del derby con il Lecco), il Como giocherà la quarta a Cesena contro lo Spezia (senza stadio per via dei lavori) domenica 3 settembre alle 18.30.

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