«Una società solida e ambiziosa
Ecco cosa mi ha convinto del Como»

Intervista all’esperto difensore prelevato dal Monza

Circa centoventi presenze in serie B, trent’anni da compiere durante la prossima stagione. Filippo Scaglia è sicuramente uno dei giocatori più esperti arrivati nella rosa del nuovo Como. Ed è anche uno dei primi ad aver accettato la proposta del club biancazzurro, lasciando il Monza.

Un giocatore che dà garanzie, ma che soprattutto di garanzie dal Como, come racconta lui, ne ha ricevute, come spiega lui stesso. E si prepara a essere uno dei punti di forza della difesa di Jack Gattuso.

«Sono con la squadra sin dal ritiro – racconta – e ho colto in tutti una grande voglia, oltre che molta serietà. Nell’organizzazione, nei progetti, nel lavoro di ogni giorno. Quello che il dg Ludi mi aveva spiegato e prospettato, si sta verificando puntualmente. E questo è un ottimo segno».

Scaglia ha una corposa esperienza in serie B. Dopo due stagioni in C, tra i 19 e i 21 anni, ha giocato per cinque campionati e mezzo al Cittadella, di cui uno in C e tutti gli altri in B. Per passare poi al Monza, dove è rimasto per tre stagioni. E in entrambe le situazioni è riuscito, da squadra neopromossa dalla C, a disputare nell’anno successivo ottimi campionati, ben più in alto della semplice salvezza.

«Due situazioni ovviamente molto diverse, diciamo che quella con il Cittadella può essere più paragonabile al Como di adesso. Perchè anche allora ci fu la conferma del blocco della promozione, con rinforzi mirati per la categoria. E riuscimmo subito ad arrivare settimi, giocando i playoff e confermandoci poi stabilmente in B».

E proprio al Cittadella Scaglia fece coppia per due stagioni con Marco Varnier, che oggi ritrova nel Como. «Il secondo anno insieme, soprattutto, giocammo quasi sempre noi due come coppia centrale. E tra l’altro un anno io e l’anno dopo lui vincemmo il premio come migliori difensori della serie B».

Ottime premesse, per una stagione che Scaglia definisce «livellata verso l’alto. Lo si dice sempre che la B sia difficile, ma effettivamente quest’anno si stanno rinforzando tutte, anche le neopromosse, compreso il Como ovviamente. Sarà una bella stagione, complicata, ma divertente. La B la conosco, e ogni anno ci sono sorprese. Squadre non date per favorite che poi lottano per la promozione, è successo anche l’anno scorso».

Un anno che lui ha vissuto con l’ambizioso Monza, «ma non sono stato chiamato molto in causa, per questo ho scelto di rimettermi in gioco in un altro contesto. Avevo diverse proposte, il Como mi ha convinto subito, parlando con Ludi. Mi è piaciuta l’idea di una società solida e ambiziosa che però sceglie di lavorare con umiltà. Ed è davvero quello che vedo ogni giorno, con un allenatore che sa creare una grande empatia e un’organizzazione perfetta».

In quanto al valore della squadra, Scaglia si fida dei compagni, molti dei quali ha già conosciuto, nella stessa squadra o come avversari. «Oltre a Varnier ho giocato nel Monza con Gliozzi, conosco bene Parigini, anche lui cresciuto nel Torino come me, ho giocato con Toninelli nel nostro primo anno da professionisti a Bassano. E più o meno tutti gli altri li conosco per averli incontrati da avversari. Un ricordo con il Como? L’ultima volta che l’ho incontrato fu con il Monza, due campionati fa, quando vincemmo al 93’».

Ricordo da cancellare per i tifosi del Como, e Scaglia è qui per fare anche questo.

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