Cantù, le giovanili in regola
soltanto grazie a Munafò

“Regalandole” due squadre, il numero uno del Pgc ha evitato alla Pallacanestro Cantù pesantissime sanzioni.

«Al di là delle incomprensioni del passato, il Progetto Giovani Cantù sarà sempre qui, se necessario, al servizio della Pallacanestro Cantù». Il giorno dopo l’accordo che ha consentito alla società di Dmitry Gerasimenko di assolvere all’obbligo di partecipazione a quattro diversi campionati giovanili, Antonio Munafò, il n.1 del Pgc (ha tra l’altro l’1% delle quote della Pall. Cantù) è soddisfatto.

La decisione di prestare due squadre della sua società giovanile a Cantù, segnatamente gli Under 13 e gli Under 14, ha infatti consenti di evitare sanzioni pesanti per la Pallacanestro Cantù. Perché qualora non fosse riuscita a ottemperare alle prescrizioni federali, avrebbe addirittura rischiato di partire, al termine della stagione che si apre domenica a Sassari, dalla Prima Divisione.

Una cosa «impensabile» a detta di Munafò che, proprio per evitare scenari apocalittici dovuti a questioni tipicamente amministrative, ha scelto la strada della distensione con la proprietà canturina. In questo modo, aggiungendo le due squadre del Pgc all’Under 20 e all’Under 18 gestite in collaborazione con Senna Comasco, la Pallacanestro Cantù avrà assolto a tutte le prescrizioni, evitando pericolosi scivoloni.

«Non è stato difficile farlo», ammette Munafò, che già alcune settimane fa aveva avviato contatti con Cantù proprio per trovare una via d’uscita al senso unico nel quale si era infilato la società. «Avendo intuito i problemi esistenti - spiega - già una quindicina di giorni fa mi ero messo in contatto con Betti per raggiungere un accordo. Quando il direttore sportivo se ne è andato, e in assenza di una risposta, mi sono rivolto direttamente a Gerasimenko, che si è preso un paio di giorni per valutare la situazione e darmi una risposta». Dopo un fine settimana di pensieri, ecco il sì definitivo siglato lunedì da Irina Gerasimenko. «Inutile far soffrire la Pallacanestro Cantù per un problema cui è relativamente semplice dare una risposta. Lo abbiamo fatto volentieri», chiude Munafò.

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