Cantù, ora è indispensabile
il controllo dello spazio aereo

Rimbalzi e “taglia fuori” i limiti più evidenti di una squadra che si porta appresso difetti strutturali.

In quattro delle cinque partite giocate, Cantù ha perso la lotta a rimbalzo con l’avversaria di turno. Anzi, si è letteralmente consegnata ai rivali di giornata poiché il divario in ciascuna circostanza ha raggiunto la doppia cifra. L’eccezione, che peraltro non conferma la regola, è rappresentata dalla gara vinta a Desio contro Cremona.

Nella classifica generale dei rimbalzi catturati dalle 16 squadre di serie A, la Red October occupa il 10° posto con 34.8 di media e dunque non è che sia poi così in fondo alla graduatoria come invece si potrebbe sospettare alla luce dei numeri forniti in precedenza.

In effetti, il problema è un altro e va soltanto capovolto. Se, infatti, diamo un’occhiata alla classifica dei rimbalzi complessivamente lasciati agli avversari ecco Cantù comparire lassù in cima con 44 di media. Uno sproposito. Che determina un saldo medio in negativo di 9.2.

Occorre intanto premettere che quello che accusa la Red October discende innanzitutto da un difetto strutturale nell’allestimento del roster. Basterebbe infatti guardare la carriera dei giocatori che compongono la “rosa” per rendersi conto che di rimbalzisti veri c’è soltanto Burns.

Dopodiché, la batteria di esterni è davvero troppo piccina, anche se questa è una giustificazione che non vale in senso assoluto. Nel senso che si sono anche viste squadre con perimetrali non particolarmente alti non soffrire comunque a rimbalzo.

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