Cantù, parla Paparelli
«Con Dmitry per volare»

«La societ piano piano si sta stabilizzando e il patron Gerasimenko si sta dando molto da fare, oltre a mettere tantissimi soldi»

Con il cuore e con la mente. Con la tenacia e l’entusiasmo di un ragazzino. Manco fosse il cane da guardia della storia e della tradizione. Il tutto tinto di due colori: il bianco e il blu della Pallacanestro Cantù.

Parla, Sergio Paparelli, uno dei soci più attivi del club di Dmitry Gerasimenko. Parla per sé ma – passateci la rima – è come se lo facesse per tre, visti i continui riferimenti ad Andrea Mauri e Davide Marson, coloro che hanno condiviso la totalità dei periodi, belli e brutti, di queste ultime stagioni agonistiche.

Il campionato non si ferma, ma tradizionalmente il Natale coincide con il momento dei bilanci. Quanti sono i doni da mettere sotto l’albero della Pallacanestro Cantù?

Sono abbastanza sostanziosi quest’anno: per la società, innanzitutto, che piano piano si sta stabilizzando e per il patron Gerasimenko si sta dando molto da fare, oltre a mettere tantissimi soldi. E qui faccio una mia personale polemica contro chi ha detto e scritto, specialmente sui social, il contrario. Perché la famiglia Gerasimenko sino ad ora non si è mai sottratta all’impegno. È vero che ci sono stati parecchi problemi, ma la città di Cantù e i suoi cittadini non l’ha certo aiutata.

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