Como battagliero nel fortino del Pavia

Gli azzurri in trasferta sul campo della capolista che in casa ha conquistato 22 punti su 34. Colella dà la carica: «In palio punti preziosi ma anche tanta autostima». C’è il dubbio Ardito

Una settimana normale, per preparare la sfida a un avversario decisamente speciale. Il Como gioca oggi alle 18 a Pavia, ultimo appuntamento del 2014, penultima giornata di andata, contro un avversario in salute e lanciato. Soprattutto, primo in classifica, forte di una serie utile che va avanti da cinque giornate, con un filotto di quattro vittorie consecutive contro Giana, Cremonese, Renate e Venezia interrotto dal pareggio esterno di sabato scorso contro il Sudtirol. Una squadra che in casa rende decisamente meglio che in trasferta: imbattuta al “Fortunati”, dove ha conquistato 22 punti su 34, segnando 22 reti su 28 totali.

Logico che ora al Como servano una reazione e punti. Perché dopo i risultati di ieri, il Como è stato superato anche dalla Feralpi Salò, che ha battuto 3-1 il Lumezzane. Vincere a Pavia sarebbe un toccasana anche per la classifica: il Como tornerebbe quinto, a patto che il Monza non batta il Bassano in trasferta.

E vien subito da chiedersi se il Pavia sia o meno il miglior avversario che si potesse chiedere, dopo due sconfitte consecutive per il Como che hanno disegnato nella testa di molti tifosi nubi e orizzonti cupi.

«Meglio così - dice convinto mister Colella -, ci serviva una sfida contro una grande squadra che sta rispettando tutte le attese. Affrontiamo la capolista, in palio ci sono punti preziosi, ma anche tanta autostima. Vogliamo chiudere bene l’anno, cercando di fare risultato su un campo molto difficile».

L’idea, confermata, è di dare spazio a una squadra più matura, anche se è in dubbio la presenza di capitan Ardito, che Colella avrebbe voluto affiancare a Fietta a centrocampo. Ha un problema al tallone, si valuterà stamattina: se non ce la farà giocherà Corticchia.

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