Della Fiori: «Play e guardia?
Ormai ci siamo, ma senza fretta»

Daniele Della Fiori, d.s. della Vitasnella Cantù fa il punto sul mercato dopo il rientro dagli Usa

«Non siamo ancora in dirittura d’arrivo per il play e la guardia titolari. Vediamo all’orizzonte lo striscione del traguardo, ma qualche pedalata dobbiamo anche farla». Daniele Della Fiori, direttore sportivo della Pallacanestro Cantù, ha appena fatto rientro dagli Stati Uniti dove si è intrattenuto per assistere alle Summer League di Orlando e Las Vegas e dove ha intavolato tutta una serie di trattative.

«In ciascuno dei due ruoli ancora scoperti dopo una profonda scrematura abbiamo ora ristretto la rosa a quattro-cinque giocatori e siamo dunque pronti per il rush finale - spiega -. Play e guardia restano complementari, per cui quando chiuderemo con uno dei due, l’altro dovrà avere caratteristiche che consentano a entrambi di combinarsi. Aggiungo solo che difficilmente ingaggeremo due rookie».

Motivazioni e fisicità sembrano essere le stelle polari nella costruzione della vostra squadra. «In effetti, noi non disponiamo del potere economico che ti permette di acquisire già affermati, e dunque puntiamo ad “assumere” elementi che abbiano forti motivazioni. Quanto a un gruppo più fisico ed atletico di quello che l’ha preceduto, concordo che stia rappresentando la nostra filosofia, senza peraltro doverne diventare schiavi».

L’intervista integrale sull’edizione de La Provincia in edicola martedì 22 luglio 2014

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