Fall: «Perché il Como?
Mi ha convinto Corda»

L’attaccante senegalese ha esordito domenica .«Sono venuto in Italia a 16 anni, volevo giocare a calcio». «Ne ho viste davvero tante, ma ho sempre segnato»

La prima è andata bene. Ameth Fall, arrivato al Como davvero poche ore prima della partita con il Pavia, ha affrontato bene la prima mezz’oretta di esordio, contribuendo a costruire il risultato finale e suscitando buoni giudizi anche tra i tifosi.

Como e il Como possono essere la piazza giusta per l’ennesima nuova avventura di Ameth, ventiseienne senegalese in Italia da dieci anni, arrivato nel nostro paese con un progetto preciso. Appunto quello di fare il calciatore. Obiettivo centrato, anche passando attraverso varie difficoltà.

«Avevo 16 anni quando arrivai in Italia, dove sono venuto a raggiungere un mio familiare che già viveva qui. A Rimini. Andavo a chiedere di farmi allenare, perchè ero convinto di avere talento. A darmi la possibilità fu la Giovanile Rimini, che faceva il campionato juniores. Ho cominciato così». E lì fu notato dal Cesena, che lo portò nella sua Primavera. Poi Bellaria, e poi via via sempre in Lega Pro. Tra non poche vicissitudini.

«Procuratori sbagliati, una squalifica a Bellaria per un “inconsapevole” tesseramento irregolare, una causa contro la Federazione, poi vinta,quando ero a Lecco. Erano cambiate in corsa le norme sugli extracomunitari, ma io avevo comunque le carte in regola per giocare, invece fui costretto a fermarmi e a dimostrare le mie ragioni...». Intanto, però «sono sempre riuscito a giocare e a segnare, anche se credo che la mia carriera avrebbe potuto essere migliore senza questi incidenti di percorso. Di mezzo c’è stata anche una frattura al perone, mentre giocavo a Ischia. E una possibilità sfumata di giocare in B con la Salernitana, che mi fece un contratto che per motivi indipendenti da me non fu mai applicato..».

E qualche episodio particolare, come quando, in Monza-Rimini, l’arbitro fermò la partita per insulti razzisti nei suoi confronti. Le cronache dicono che fu lui a chiedere di interrompere, «in realtà non fu esattamente così. Certo non fa piacere, ma i tifosi certe cose le dicono anche senza pensarci troppo, per indispettirti in quanto avversario... a me queste cose anzi danno carica, infatti quella domenica segnai pure due gol».

Sulla sua strada anche il Barletta, dove incontrò Ninni Corda. «E Corda da qualche mese mi stava proponendo il Como. Inizialmente non trovammo l’accordo economico, e mi sono guardato intorno anche in Lega Pro. Ma le proposte non erano convincenti e solide. E preferisco scendere di categoria ma avere davanti un progetto importante piuttosto che rischiare di affrontare situazioni incerte: sono passato anche da tre fallimenti...».Insomma, la voglia di riscatto di Fall è tantissima. «E ho visto tanta voglia di tutti in questa partita, la squadra mi piace molto. Io sono una prima punta, in grado di giocare con tutti i moduli. Mi piace giocare per me e per i compagni». E infatti, ha cominciato passando la palla a un compagno, Cicconi, che ha fatto gol.

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