Fallisce la FC Como di Essien
A chi vanno arredi e mobili?

L’istanza di fallimento era stata presentata da Francesco Di Michele, custode giudiziale del centro di Orsenigo, per via dell’affitto evaso: 90.000 euro

Adesso è ufficiale, la FC Como è stata dichiarata fallita da parte del Tribunale. Una sentenza attesa e annunciata già da qualche giorno, perlomeno da quando, la settimana scorsa, nessuno della società di lady Essien si è presentato all’appuntamento con il giudice per muovere obiezioni a questo passo. Nello specifico, l’istanza di fallimento era stata presentata da Francesco Di Michele, in questo caso nelle vesti di custode giudiziale del centro sportivo di Orsenigo, basandosi sul fatto che la Fc Como non ha pagato l’affitto, per un totale di 90.000 euro di debiti: i tre mesi dello scorso campionato in cui è stata proprietaria del Como e i successivi sei mesi del 2017, visto che il contratto di affitto prevedeva il pagamento semestrale anticipato. Ora ci sono diversi creditori che potrebbero insinuarsi, a cominciare dai giocatori. Il curatore fallimentare in questo caso è Gianfranco Mogavero, il giudice Alessandro Petronzi. La questione di per se’ non può più toccare la squadra e la nuova società, anche se c’è da definire la questione dei beni mobili, sostanzialmente arredi, pullmini e oggetti vari che sono negli uffici. Beni che fino a fine ottobre, sono stati concessi in comodato d’uso alla attuale società, ma che sulla carta dovrebbero andare all’asta, a meno di un accordo con il nuovo Como, che dovrebbe comunque acquistarli.

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