Kurtinaitis a Cantù? Costicchia
Ma si potrebbe fare se...

Non semplice l’operazione per provare a portare il coach lituano sulla panchina biancoblù.

Piace e pure molto Rinas Kurtinaitis a Dmitry Gerasimenko. Piace lui, ma piace soprattutto la tipologia di allenatore che incarna: un coach non italiano, contraddistinto da un certo qual pedigree, già esperto di coppe europee e con un passato da eccellente giocatore. Non per nulla, la prima mossa del patron russo al suo arrivo a Cantù è stata quella di affidare la panchina biancoblù a Sergej Bazarevich. Che non sia stata un’esperienza fortunata è di tutta evidenza, ma questo è un altro paio di maniche.

E pure che Kurtinaitis costi un botto è un altro discorso. Il 56enne lituano, indimenticato giocatore dapprima della Nazionale sovietica e in seguito di quella lituana, nelle vesti di tecnico ha vinto due titoli in Lituania oltre che una Lega Baltica con il Lietuvos Rytas, una Vtb League con il Khimki e ben tre Eurocup (due con il Khimki e una con il Lietuvos.

Il marzo scorso è stato tuttavia licenziato dal club moscovita (al suo posto Dusko Ivanovic) dopo cinque stagioni e dopo che in precedenza aveva prolungato il contratto fino al 2018. Dunque, per un bel po’ sarà ancora lautamente pagato (800mila euro a stagione) dal Khimki. Un ingaggio del genere, Gerasimenko non se lo può e non se lo vuole permettere, ma se il Khimki continuasse a corrispondere almeno metà dello stipendio e Kurtinaitis magari rinunciasse a qualcosa pur di venire ad allenare in Italia ecco che l’operazione diventerebbe fattibile. Pur se i “se” non sono di poco conto.

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