La dedica di Hollis:
«Alla nostra gente»

L’ala forte ha realizzato il canestro decisivo in Germania che tiene Cantù ancora in corsa in Eurocup. «A Caserta ho sbagliato approccio: stop. Le mie giocate decisive merito dei compagni e del coach»

In Germania è stato decisivo. Come? Con due giocate fondamentali negli ultimi 19 secondi. La prima: tripla a segno per il -1. La seconda: il canestro della vittoria sulla sirena.

«In tutti e due i casi devo dire che sono stato molto bravi i miei compagni - minimizza le proprie giocate Damian Hollis - . Dopo il timeout il coach mi aveva detto di essere aggressivo e di tirare da tre se ne avessi avuto la possibilità. Il passaggio di Stefano (Gentile, ndr) era perfetto e io, dato che avevo spazio, non ci ho pensato due volte. Sull’ultima azione credo che Abass sia stato bravissimo a recuperare quel pallone. Dopo aver scambiato la palla con Darius, Abass ha tirato da lontano, direi da troppo lontano, ma anche in questo caso Stefano ha fatto la cosa giusta. Stava lottando a rimbalzo con King che ovviamente era più prestante fisicamente e allora ha deciso di toccarla verso di me. Anche in questo caso il passaggio di tocco era millimetrico e io ho potuto appoggiare a canestro».

C’è una dedica per questo canestro decisivo? «Sì, al nostro pubblico e a tutti i sostenitori biancoblù che sono favolosi. Sono sempre al nostro fianco e ci sostengono anche nelle difficoltà. Il mio canestro è dedicato a loro…».

Che riflessione ha avuto modo di fare dopo il suo “panchinamento” a Caserta? «A Caserta ho avuto un approccio sbagliato, ma lo considero un capitolo chiuso anche se ovviamente non sono felice di aver avuto quell’impatto».

L’intervista integrale sull’edizione de La Provincia in edicola giovedì 27 novembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA