La prima volta di Alé Cantù
E i tifosi corrono per Metta

Che successo per il numero uno del giornalino curato da La Provincia e distribuito gratuitamente al Pianella

Curiosità. Non poteva che essere così. Esce, per la prima volta, “Alé Alé Alé Cantù” e al Pianella i tifosi fanno la fila per accaparrarsi la copia. È l’ultimo dei prodotti editoriali del gruppo di cui fa parte il quotidiano La Provincia e, come è logico che fosse, ha riscosso interesse al Pianella, dove - lì e solo lì - nel corso di tutte le partite casalinghe dell’Acqua Vitasnella sarà distribuito gratuitamente.

Tremilacinquecento copie per soddisfare le richieste e per permettere, non solo a coloro che sono seduti sulle poltronissime e che se lo sono trovati sul seggiolino, a tutti di avere il numero tra le mani. Formato in A4, tutto a colori e di facile lettura anche in presenza di vicini di posto, “Alé Alé Alé Cantù” per prima cosa prende il nome da uno dei cori più in voga nel tifo canturino.

E bene ha fatto il nostro Paolo Moretti - già voce inarrivabile di telecronache memorabili - a ricordarlo nel suo articolo a pagina 9. Un pezzo da tifoso vero, e soprattutto da innamorato di Metta World Peace, destinato a far venire l’orticaria ai cugini milanesi e che ha colpito nel segno se è vero che, ieri sugli spalti, è stato senza dubbio il racconto più letto dai tifosi di Cantù.

L’entourage sardo, invece, si è ovviamente soffermato sull’articolo di Nicola Nenci che ha seguito coach Meo Sacchetti a Campione d’Italia e su quello di Fabio Cavagna che, invece, dei... campioni d’Italia ha fatto una minuziosa descrizione.

Pezzo molto glamour, invece, quello di Anna Savini, con la sua rubrica “Si Savini chi può”. Stando ai sorrisi soprattutto delle signore, ha toccato le corde giuste. L’editoriale di Edoardo Ceriani e il punto sulle giovanili di Luca Rossini hanno completato il quadro.

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