Lambruschi è già re di Ragusa
«Io sono come il mago Zurlì»

Il coach comasco accolto alla grande nella città d’adozione

Un sacco di “bentornato a casa” e “bentornato coach” hanno salutato su facebook il ritorno di Gianni Lambruschi a Ragusa. L’allenatore dei miracoli. Lo chiamano così a Ragusa perché ricordano le sue imprese con la Virtus maschile negli Anni Novanta, e perché si augurano che con la femminile faccia un altro miracolo conquistando il primo scudetto delle aquile biancoverdi.

Arrivato in Sicilia sabato, Lambruschi ha seguito a bordo campo la prima partita (era diretta dai vice: uno è un suo ex giocatore e l’altro è un suo ex assistente), e lunedì ha diretto il primo allenamento della squadra vicecapolista in A1 e vicecampione d’Italia.

Farà il suo esordio sabato in casa contro Torino. «Ma io sono come il mago Zurlì - dice “Giannino” -. Che si vestiva da mago, ma non lo era. A quei tempi in effetti era stato un mezzo miracolo. In conferenza stampa però, davanti a più gente lì che alle partite di Lugano, ho detto: parliamo del passato per un minuto, e poi non ne parliamo più. Domenica alla partita c’erano duemila persone ed ero frastornato. Ho trovato una dimostrazione d’affetto incredibile, e questo aumenta ancora di più le mie responsabilità».

Lo aspettano col “fucile spianato”. Esonerato Molino nonostante le due sole sconfitte in 17 giornate, Lambruschi sarà obbligato a vincere la regular season e lottare per il tricolore con Lucca e Schio.

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