L’esclusione della Pollini
scatena la rabbia di Como

«Questa volta l’hanno fatta proprio sporca ma se devo dire la verità me l’aspettavo», dice il coach Della Porta

È una delusione che continua a bruciare quella dell’esclusione di Giulia Pollini della Canottieri Cernobbio dal doppio pesi leggeri femminile in partenza per Rio. La barca azzurra, “ripescata” assieme all’otto senior per l’esclusione dai Giochi di quattro barche russe a causa del presunto doping di Stato, infatti è nella lista degli armi italiani che tra sette giorni scenderanno sulle acque brasiliane, ma l’equipaggio è formato dalle due atlete delle Fiamme Gialle, Laura Milani (31 anni) e Valentina Rodini (21). Ciò nonostante nei test di mercoledì a Piediluco, Giulia Pollini avesse stabilito il secondo miglior tempo, dietro alla Rodini, sia al remoergometro, sia in acqua sulla distanza di 3000 metri. «Questa volta l’hanno fatta proprio sporca – ribadisce con un diavolo per capello il coach Giambattista Della Porta , riferendosi ai tecnici nazionali che hanno convocato d’urgenza le tre ragazze per i test valutativi - ma se devo dire la verità me l’aspettavo, visto che la Milani e la Rodini sono del gruppo sportivo Guardia di Finanza, mentre la Giulia viene da una piccola società di periferia come la Cernobbio. Se tutto era già preordinato avrebbero fatto una figura meno brutta a diramare la formazione ufficiale del doppio pielle femminile a tavolino, evitando di convocare la nostra atleta e di farle fare i test, dove ha stabilito il secondo miglior tempo, per poi dirle no grazie».

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