Molteni, maledetto centesimo
Svanisce il sogno tricolore

Sci alpino- Il diciannovenne cabiatese secondo nella libera Giovani. Poi bel colpo in combinata dove chiude con il bronzo

SCI ALPINO

Argento nella libera e bronzo nella combinata. Ha mantenuto le attese Nicolò Molteni, grande protagonista nel campionato italiano Giovani di sci alpino. Il cabiatese (19 anni) ha pure qualche rimpianto, per quel centesimo che gli ha impedito di conquistare il tricolore per i nati dal 1997 al 2001, nella libera, bissando quello del 2017.Un nonnulla - «magari una curva, non presa alla perfezione», dice il cabiatese - che lo ha privato di un oro meritato per i risultati ottenuti in stagione.La delusione parziale è stata bilanciata dalla bella prestazione nello slalom (il comasco non va matto per i paletti stretti) che gli ha consegnato il terzo posto nella combinata.

Santa Caterina Valfurva ha ospitato ieri i tricolori Assoluti. Per la libera e la combinata, la località valtellinese ha distribuito anche i titoli per i Giovani. La prima fatica è stata la libera, vinta dallo svizzero Ralph Weber, che ovviamente non concorreva per il titolo, che ha preceduto di 23 centesimi Christof Innerhofer, campione italiano. Argento a Matteo Marsaglia e bronzo a Davide Cazzaniga. Quinto Dominik Paris.

Quattordicesimo assoluto, undicesimo italiano, Molteni con un gap di 2”13 dal vincitore e di 1”90 da Innerhofer. Ma il distacco che fa male è il centesimo accusato da Federico Simoni, neo campione Giovani. Per fortuna il programma ha costretto il cabiatese a rimettere quasi subito sci e casco, per lo slalom, valevole per la combinata. E qui è arrivato il capolavoro, con il dodicesimo posto nella classifica assoluta (undicesimo italiano, con il solito svizzero Weber che ha fatto il bis) e, soprattutto il bronzo tra i Giovani alle spalle di Pietro Canzio che ha sfruttato lo slalom per intascare anche l’argento assoluto e del piemontese Matteo Franzoso.

Questa volta, senza recriminazioni, visto i 41 centesimi di gap dal secondo posto e i 2”04 dal primo. «Sono molto contento del risultato della combinata - spiega Molteni -. Ma anche in discesa, alla fine, non posso recriminare quasi nulla. Magari una curva: però va bene così». Ma non è finita: oggi c’è il supergigante.

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