Mondonico in visita a Como
Calcio, carità e valori

Ha parlato anche del suo indimenticabile Como del 1986/87

Che c’azzecca Emiliano Mondonico con i temi della fede, della carità e della speranza?

Qualcuno in sala, all’auditorium di Sagnino, sotto sotto se l’è chiesto. Ma il “Mondo”, come al solito, ha spiazzato tutti con ironia e buon senso. Con parole rassicuranti, basate sull’esperienza di vita di cattolico nato in provincia. Che, della provincia, ha preso tutto il buono possibile per non farsi accecare dalle luci della ribalta.

Il tecnico (guai a chiamarlo ex: si arrabbia) ha incantato la platea di parrocchiani, tifosi del Como e del Torino club Nonno Ercole di Porlezza con l’arma della semplicità. Quella invocata da Papa Francesco, quando chiede ai fedeli di uscire dalle chiese e di aprirsi al mondo. Ha parlato a lungo anche del suo Como: «Una rampa di lancio.

Arrivavo da un’altra realtà di provincia, come la Cremonese. A Como trovai invece la professionalità di una dirigenza che sapeva fare calcio davvero.

Alla tredicesima giornata eravamo secondi e la curva cantava: «Vinceremo il tricolor!». Poi però si infortunarono Borgonovo, Giunta e Corneliusson.

La sua lunga intervista su La Provincia di domani, domenica.

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