Cerutti terzo in speciale, ma resta leader

Motori Un piccolo errore di navigazione (peraltro un aspetto in cui lui è un mago) forse ha fatto perdere la terza tappa

Un piccolo errore di navigazione (peraltro un aspetto in cui lui è un mago) forse ha fatto perdere la terza tappa della Eco Africa Race a Jacopo Cerutti, il pilota dell’Aprilia impegnato nella maratona motoristica del deserto, alter ego della Dakar. Aveva pensato di aver sbagliato strada, in una delle tappe più dure della corsa, era tornato indietro, poi aveva capito che la stada era giusta ed è tornato nuovamente sui suoi passi. Quanto avrà perso con questo scherzetto?

Comunque Cerutti ha fatto segnare il terzo tempo nelle prove cronometrate, mantenendo (quello che più conta) il comando della classifica generale. Era la terza tappa della Africa Eco Race, da Mhamid ad Assa, in Marocco. Dopo due vittorie di tappa consecutive il pilota comasco è stato nuovamente grande protagonista chiudendo una delle frazioni più lunghe del raid - 463 i km di speciale - al terzo posto a soli 3’47” dal vincitore di giornata, Alessandro Botturi su Yamaha.

Un distacco minimo che gli consente di rimanere leader della graduatoria in attesa di un’altra giornata impegnativa, quella che porterà domani la carovana da Assa a Fort Chacal, 473 km di cui solo 5 di trasferimento non cronometrato. Cerutti ha peeso 1’18 di distacco dal secondo, Tarres anche lui su Yamaha. Il quarto, Gritti, ha preso 31’. Dunque anche ieri la corsa serrata è stata tra i primi tre.

Nella generale, Cerutti comanda con 6’20 su Botturi e 6’55 su Tarres. Il quarto, che adesso è Gritti, è a 1 ora e 32’.

In sella all’altra Aprilia Tuareg, l’esordiente Francesco Montanari compagno di squadra di Cerutti, ha ottenuto un altro buon piazzamento, undicesimo, tenendo bene dopo un errore nella prima parte della tappa, mentre la classifica generale lo vede ora all’ottavo posto a 2 ore e 40’ dal comasco.

Cerutti alla fine era stanchissimo: «Un’altra tappa durissima, possiamo essere contenti del risultato. All’inizio ho commesso un errore, pensavo di aver sbagliato strada e così per sicurezza sono tornato indietro anche se in realtà la strada era quella giusta. A quel punto Botturi e Tarres che partivano dietro di me mi hanno ripreso e in seguito abbiamo fatto la tappa tutti e tre molto vicini. Anche oggi abbiamo tenuto un buon ritmo, non resta che continuare a lavorare e a rimanere concentrati».

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