Paganoni (Tic): «Dal patron
nessun mandato a vendere»

Si è tenuta l’assembleadei soci di Tutti Insieme Cantù. Il presidente ha illustrato la situazione.

L’approvazione del bilancio di esercizio al 30 giugno 2017 era la motivazione per la quale venerdì sera è stata convocato l’assemblea di Tutti Insieme Cantù alla sala Zampese della Banca di Credito Cooperativo Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù. Bilancio, lo riportiamo giusto per dovere di cronaca, poi puntualmente approvato.

Eppure l’occasione è stata utile per rendere edotti i soci riguardo i più recenti accadimenti inerenti la Pallacanestro Cantù, visti naturalmente dalla posizione privilegiata di Tic, che con il proprio 10% rappresenta il socio di minoranza con la maggior percentuale di quote in seno al club biancoblù.

«Abbiamo innanzitutto tenuto a precisare - spiega il presidente di Tic, Mattia Paganoni - che dalla società, e più precisamente dai Gerasimenko, diversamente da alcune indiscrezioni che ci erano venute all’orecchio, non abbiamo ricevuto alcun mandato per trovare eventuali acquirenti.

Anche perché nessuno di noi, e tantomeno il sottoscritto, ha avuto ancora modo di interloquire con Dmitry. Tra l’altro, per quanto se ne possa sapere, non ci sarebbe alcuna cordata pronta eventualmente a subentrare in caso di un passo indietro da parte dell’attuale proprietà».

Riguardo il futuro del club, il presidente di Tutti Insieme Cantù nota che «è evidente che si navighi a vista e che in queste condizioni risulta oggettivamente difficile pensare a eventuali strategie. Per quel che ci compete, faremo il possibile perché la stagione sportiva possa essere portata a termine nel modo più indolore».

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