Libertas, dimenticare Bergamo
E non mollare per i playoff

La squadra canturina è chiamata subito al riscatto dopo il ko con la capolista

Il risultato non è arrivato. Difficile, alla vigilia, pensare a una vittoria della Libertas in casa della capolista; peccato, però, non aver sfruttato al meglio alcune battute a vuoto dei bergamaschi, che specie all’inizio del terzo set sono apparsi forse più vulnerabili di ciò che ci si sarebbe attesi.

«Quando si perde – dice Massimo Redaelli, direttore generale della Pool Libertas - non si è mai contenti. Bisogna fare un’analisi lucida, però. Al di là del gioco espresso, abbiamo comunque giocato contro Bergamo e abbiamo ormai superato le problematiche post Covid. Siamo in un periodo tutto sommato positivo. Ricordo, peraltro, il 3-0 dell’andata. Allora esprimemmo una buona qualità, ma non raccogliemmo nulla. Quando giochi con queste squadre, insomma, si fa spesso bella figura perché sai di non avere niente da perdere. Alla fine, però, non si porta a casa nulla».

Il 3-0 incassato, secco se visto così, tradisce una partita giocata per larghi tratti a viso aperto, con Cantù purtroppo non sufficientemente matura da inserirsi nei momenti clou come invece avrebbe dovuto fare, consentendo agli avversari di giornata di inciampare anche nei momenti nei quali ci sarebbero state tutte le condizioni per farlo.

«Bergamo aveva dalla sua parte la serenità, condizione che ha permesso alla squadra di gestire al meglio le situazioni negative. A noi, quando capitano le difficoltà, pesano invece un po’ di più. Non ci dobbiamo allarmare: abbiamo da aggiustare qualche cosettina e dobbiamo proseguire con il nuovo lavoro. La squadra si sta allenando con dedizione e qualità e sta riprendendo la condizione fisica che aveva perso».

La classifica, di fatto, è rimasta ferma. L’obiettivo stagionale, ossia l’accesso ai playoff al termine del campionato, è lì a un solo punto di distanza, con l’occasione domenica di sorpassare Mondovì, che Cantù insegue con l’ambizione di sfruttare fin da subito il fatto che la Synergy il prossimo turno l’ha già giocato con un anticipo fissato a inizio gennaio.

«Dobbiamo essere sereni e tranquilli. Le partite da vincere le abbiamo ancora tutte da giocare. Parlo delle tre partite in casa e poi di quella di Mondovì, che risulterà decisiva per capire se riusciremo a centrare i playoff. Andiamo avanti, lavoriamo. Il nostro obiettivo è raggiungibile», conclude Redaelli.

All’appello mancano ora cinque partite; 15 i punti in palio; uno, come detto, quello che separa la squadra di coach Battocchio dal traguardo posto a inizio stagione dal presidente Ambrogio Molteni. La rincorsa non è proibitiva, a patto di non lasciarsi scappare le occasioni .

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