Santambrogio ancora positivo?

A un controllo del 22 ottobre. Lui: «Ero in cura dall’urologo, e non ero nemmeno in attività»

Mauro Santambrogio positivo al testosterone in un test a sorpresa effettuato il 22 ottobre scorso. Possibile? Parliamo del ciclista professionista di Cremnago, pizzicato positivo al Giro d’Italia 2013, e squalificato con sconto per aver collaborato con gli inquirenti. Ce ne siamo occupati nelle ultime settimane, per la scadenza della squalifica, per la firma con la squadra (Amore&Vita) che potrebbe segnare la sua rinascita, per l’intervista-confessione della settimana scorsa al nostro giornale in cui ci aveva raccontato i giorni drammatici della positività, la depressione, ma anche la voglia di tornare a correre, la speranza di una nuova carriera. Ci ha pensato lui ieri sera a raccontare la sua versione: «Da luglio dello scorso anno sono in cura da un urologo per questioni legate alla fertilità. Cosa di cui avevo messo a conoscenza subito i medici che hanno effettuato il controllo. Ho tutti i certificati che testimoniano quale fosse il mio problema e che terapia stavo seguendo. Fa male ora ritrovarmi trattato come uno che ha sbagliato ancora. Ma chi dovevo fregare, se non correvo neppure? Pazzesco. Comunque ho informato l’Uci, ho fornito tutta la documentazione necessaria. La squadra è stata informata, ed è dalla mia parte».

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