«Un giorno giocherò in Italia
Quel sogno è ora realtà»

Jaime Smith, il nuovo play di Cantù, era stato nel nostro paese

quando aveva 15-16 anni per vedere giocare il fratello.

Era ancora un ragazzo quando suo fratello maggiore, Joe Troy, lo volle con sé in Italia. «Avevo 15-16 anni al massimo. Volai in Italia, da mio fratello, per vedere qualche sua partita. Mi dissi: un giorno anch’io giocherò in questo Paese. Ecco. Ora è realtà». Parte da qui il racconto di Jaime Smith, il nuovo play della Pallacanestro Cantù sbarcato mercoledì mattina a Milano con un volo proveniente da Miami.

Il campionato italiano è una vetrina significativa. Il fratello Joe, di 12 anni più vecchio, lo sa bene, avendo giocato dal 2004 in poi a Montecatini, Biella, Rieti e Reggio Emilia per ben sei anni.

«Quella italiana è una buona lega, con tanti giocatori interessanti. La conosco fin dai tempi in cui ci giocava mio fratello. Non vedo l’ora di scendere in campo, dunque», continua.

La sua forma, almeno apparentemente, non è malaccio. «Ripeto. Mi sento molto bene», taglia corto prima delle immancabili foto di rito sotto canestro.

L’intervista completa sulla Provincia di venerdì 18 agosto

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