Agguato al nipote del boss
Due arresti per tentato omicidio

Cantù, blitz dei carabinieri. I due accusati di aver esploso sei colpi di pistola contro Ludovico Muscatello

Due arresti per l’agguato a colpi d’arma da fuoco contro il giovane nipote del boss a capo della locale di ’ndrangheta di Mariano Comense. I carabinieri del Ros, assieme ai colleghi di Como e di Cantù, hanno infatti identificato i due presunti responsabili del tentato omicidio di Ludovico Muscatello, 23 anni, preso di mira da una raffica di pistola la notte tra il 9 e il 10 ottobre scorso in quel di Cantù.

Muscatello si trovava in compagnia di alcuni amici ai lati della strada, in via al Monte, quando da un’auto di passaggio erano stati esplosi sei colpi in rapida successione. Muscatello era stato colpito alla gamba da due proiettili, uno dei quali si era fermato vicino alla colonna vertebrale.

Dall’ospedale, pochi giorni dopo, il giovane Muscatello, nipote di Salvatore, quest’ultimo pluricondannato per associazione di stampo mafioso, commentò così il ferimento: «Ma quale agguato: non volevano di certo uccidermi. Altrimenti, non mi avrebbero sparato pallottole di quel calibro: un pugno fa più male. Avrebbero usato un mitra».

I particolari dell’operazione verranno resi noti in una conferenza stampa che si terrà a mezzogiorno e mezzo al comando provinciale dei carabinieri.

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