Autostrade, sorpresa
Como evita rincari, per ora

Per la A9 il balzello è soltanto rimandato ai prossimi anni, Pedemontana può aumentare dello 0,9% ma per adesso applica le stesse tariffe

Salgono i prezzi delle autostrade italiane, ma per ora non ci sarà alcuna variazione ai caselli nel Comasco. La conferma è arrivata ieri da entrambi i gestori delle tratte che interessano la nostra provincia, Autostrade per l’Italia e Pedemontana.

Gli aumenti dei pedaggi vengono proposti dai concessionari al ministero dei Trasporti in base all’adeguamento Istat e alle spese sostenute per investimenti e manutenzione. Ad un aumento percentuale stabilito dal Ministero tuttavia non corrisponde necessariamente un aumento al casello. Come accaduto nel 2015 sulla A9, è stato disposto un aumento dell’1,46 per cento senza che questo incidesse sul pedaggio a Grandate (fermo a 2,20 euro dal 2014), mentre a Fino Mornasco il prezzo del casello è passato da 70 centesimi a 80. E’ l’effetto dell’arrotondamento, un meccanismo secondo il quale gli aumenti decretati dal Ministero non si applicano finché non superano i 5 centesimi. Quando viene oltrepassata questa soglia scatta il balzello di 10 centesimi. Gli aumenti percentuali in ogni caso si sommano di anno in anno, quindi il balzello è solo rimandato. L’aumento medio su tutta la rete nazionale quest’anno è stato dello 0,77 per cento.

Sulla Pedemontana è stato accordato un aumento del pedaggio pari allo 0,90 per cento che, a quanto pare, non sarà applicato. La società ieri ha confermato che le tariffe addebitate ad ogni portale sono rimaste le stesse, sia sull’asta principale dell’autostrada (Cassano Magnago-Lentate sul Seveso) sia sulle tangenziali di Como e Varese.

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