«Buttati ogni anno
240 euro a testa»
Cantù contro le slot

Iniziativa di otto Comuni del distretto brianzolo. Al via controlli su concessioni scadute e aree di rispetto. Sportelli dipendenze e volontari per aiutare i ludopatici

Cifre spaventose. E si capisce perché i Comuni del Canturino abbiano deciso di dichiarare guerra al gioco. Tant’è che a breve partiranno anche alcuni controlli nei locali dove ci sono le macchinette mangiasoldi. Con le proiezioni, infatti, nel territorio degli otto Comuni si arriva a stimare, in un anno, la bellezza di almeno 18 milioni e mezzo di euro buttati via. Tra videopoker, gratta e vinci e scomesse. Il dato reale arriva dal Comune di Cermenate, che ha chiesto ai Monopoli di Stato quanto, in paese, è sparito dentro macchinette e grattatine in un anno. «Solo a Cermenate - ha detto l’assessore Lorena Sinigaglia - sono 2 milioni e 200 mila euro». Suddiviso tra 9mila abitanti, la media è di 239 euro a testa, neonati compresi.

«Ma la cifra giocata è anche più alta - aggiunge a fine conferenza stampa Roberto Pozzoli, presidente dell’associazione Vinciamo il Gioco - in tutto 7 milioni e rotti: si afferma come 5 milioni ritornino in vincite». Il resto, più di 2 milioni, viene, appunto, perso nel gioco. Nel conteggio non vi è poi quanto giocato online, come il poker sullo smartphone. E si capisce bene quindi il perché del progetto che coinvolge i Comuni di Cantù, Cermenate, Novedrate, Figino, Carimate, Capiago Intimiano, Senna Comasco e Cucciago.

Grazie alla vittoria ad un bando regionale, ci sono 30mila euro di fondi che si aggiungono ai circa 7mila e 500 euro di tutti i Comuni. Praticamente niente, per i municipi, se si considerano tutte le iniziative. Come ad esempio un questionario per gli studenti in tutte le scuole medie e in alcune superiori. Altro dato spaventoso: «C’è chi rischia di diventare un malato di gioco già a 14 anni, come testimoniano ricerche analoghe condotte nella Bergamasca e nella Brianza Milanese», ricorda Pozzoli. Ma ci sarà anche una campagna con manifesti tra i medici di base, ai quali chiedere aiuto. Ancora, la creazione di uno sportello dedicato al gioco in Comune a Cantù. E una rassegna cinematografica a tema con dibattito.

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