Cantù, altro mercoledrink blindato
I volontari: «Serve una soluzione»

La protezione civile sarà impegnata anche stasera e chiede chiarimenti sul futuro. Il sindaco: «Faremo un incontro con baristi e forze dell’ordine, vanno definiti anche i costi»

Terza serata, quella di oggi, per il Mercoledrink, come ormai è ribattezzata la movida canturina di metà settimana, in modalità centro blindato per le misure di prevenzione dei rischi connessi al terrorismo. Ancora una volta a garantire la chiusura degli accessi al centro sarà la Protezione Civile, con i propri volontari, ma questa modalità, attuata in tutta fretta nel bel mezzo delle ferie d’agosto causa indicazioni della Prefettura, non potrà certo essere eterna.

Già per l’inizio della prossima settimana, conferma il sindaco Edgardo Arosio, verrà stabilito di fissare un incontro che metta attorno a un tavolo il Comune, le forze dell’ordine e anche i baristi. Parola d’ordine, assicura il primo cittadino, sarà collaborazione, senza essere prevenuti in alcun modo.

«Sulla scorta di quanto accaduto in queste settimane – dice – promuoveremo nei prossimi giorni un incontro con i gestori dei bar per ragionare insieme su questa iniziativa, che ha assunto un carattere tale che la Prefettura, raccogliendo le indicazioni del ministero dopo Barcellona, ha ritenuto possa rappresentare un elemento da monitorare con attenzione». Quali siano le modalità per gestire al meglio la serata, Arosio lo ammette, non è ancora stabilito.

Ma lo si farà solo sulla scorta del confronto con tutti i soggetti coinvolti: «Non possiamo socializzare i costi di questi interventi sulle spalle dei canturini», ammette.

Luca Montorfano, coordinatore della Protezione Civile canturina, assicura l’impegno dei volontari: «Se il Comune ci chiede di esserci, noi ci siamo. Credo però che, nel momento in cui non si tratti più di un’azione straordinaria, per un’emergenza, ma ordinaria, allora occorra trovare una soluzione diversa».

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