Cantù ha ritrovato il suo Feragust
«Restiamo la capitale del mobile»

L’Associazione Tradizione Canturina ha riproposto la storica manifestazione. «Siamo figli di falegnami, dobbiamo imparare a ricordarlo. Con lo stesso orgoglio di una volta»

Cantù per decenni è stata la Città del Mobile per antonomasia, anche se oggi a volte sembra dimenticarselo.

E per tornare a ricordarlo ieri in municipio è andata in scena una delle tradizioni di quei tempi andati, una delle più sentite, il «Feragust dei Legnamè». Un’usanza in passato davvero diffusa, dal copione molto semplice: l’ultimo lunedì del mese d’agosto le botteghe artigiane del legno-arredo celebravano il proprio, di Ferragosto. Perché nel giorno di Ferragosto, quello vero, spesso tanto i titolari quanto gli operai erano regolarmente al lavoro, per finire qualche commessa che proprio non si poteva ritardare. Dato che il lavoro, non è un luogo comune, è sempre venuto prima. Così si recuperava un paio di settimane più tardi, in una giornata espressamente riservata alla categoria che con il frutto di quel mestiere, unito a sacrificio e capacità artigiane troppe volte andate perdute, ha costruito la fama della città.

Una vera e propria vacanza dopo un anno di fatica, sponsorizzata dai titolari che offrivano a tutti i collaboratori un giorno di svago in trasferta in qualche paese rivierasco lariano dove si celebrava, in un ristorante di lusso, con un pranzo da signori.

LEGGETE l’ampio servizio su LA PROVINCIA di MARTEDÌ 1 settembre 2015

© RIPRODUZIONE RISERVATA