Cantù, il ritorno di Arosio
Bis da sindaco 15 anni dopo

Testa a testa con Pavesi, protagonista di una grande rimonta

Ma alla fine il leghista vince con il 52,18% (6.829 voti) contro il 47,82% (6.258)

Ha aspettato 15 anni per tornare ad essere sindaco della città, per questo 15 giorni in più d’attesa non sono stati gran cosa. Edgardo Arosio, candidato del centrodestra, è il nuovo primo cittadino di Cantù, dopo esserlo già stato dal 1997 al 2002. Niente da fare per Francesco Pavesi di Lavori in Corso, la remuntada non è riuscita anche se la rimonta c’è stata e consistente e la vittoria per Arosio è stata di misura: 52,18% contro 47,82%, 6.829 voti a 6.258, meno di 600 voti di differenza. La civica deve quindi interrompere la propria esperienza alla guida della città dopo un solo mandato.

«Da domani si comincia a lavorare sodo – la prima dichiarazione del neo sindaco – con sudore e impegno. La prima cosa che farò? Farmi consegnare i verbali della polizia locale sul capannone di via Milano».

Ovvero la moschea contro la quale il centrodestra ha puntato fortemente la propria campagna elettorale. Al primo turno, l’11 giugno, Arosio era già andato davvero vicino alla vittoria, mancata per 150 voti, un soffio. Era arrivato a oltre il 49%, con 7.647 voti, Pavesi al 27%, con 6.829: ha recuperato 2mila voti. Ma non è bastato. In queste due settimane lui e la sua coalizione non hanno mai smesso di ripetere che il ballottaggio sarebbe stata tutta un’altra partita, che si sarebbe ripartiti dallo zero a zero e non hanno dato la partita per acquisita, continuando a fare campagna elettorale. E il risultato finale li ha premiati. Anche se è impossibile non mettere sul piatto il dato dell’affluenza, con un astensionismo altissimo.

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