Capiago, sindaco sotto accusa
«Un altro Daspo, non ha detto nulla»

L’ex primo cittadino Vergani attacca in aula: «Doveva essere trasparente sul caso del 2009». Cappelletti replica: «Avevo solo raccolto un fumogeno»

Un primo Daspo, un anno fa - il divieto di accedere alle manifestazioni sportive, si scopre ora, per 5 anni, causa recidiva - annullato di recente dal Tar. E un secondo Daspo che ora spunta dal passato sempre dell’attuale sindaco Emanuele Cappelletti, in carica da giugno: risale al 2009, 7 giugno, giorno di elezioni, quando Cappelletti, tifoso del Calcio Como, era un cittadino candidato al Consiglio comunale, risultato l’indomani tra gli eletti, nominato poi assessore all’urbanistica.
A riferirlo in Consiglio comunale è l’ex sindaco Sandro Vergani, capogruppo all’opposizione. Per Vergani, il sindaco, quando nell’ultima seduta ha dato conto dell’annullamento del Tar, avrebbe dovuto parlare anche del primo Daspo. Cappelletti replica: «Allora ero un privato cittadino, e per altro avevo solo raccolto un fumogeno».

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