Chiusa l’inchiesta sull’omicidio Deiana
In due rischiano processo ed ergastolo

Villa Guardia, la Procura: è stato ucciso a coltellate in un bar di Vertemate con Minoprio. Resta il mistero sulla sorte del fratello Antonio, scomparso tre anni e mezzo dopo

Gli ex proprietari del bar di Vertemate con Minoprio “Qua e là”, dove nella notte tra l’8 e il 9 marzo 2009 veniva ammazzato a coltellate Salvatore “Chicco” Deiana, non hanno alcuna responsabilità in quel delitto.

La Procura di Como ha chiuso l’inchiesta sull’omicidio di uno dei due fratelli di Villa Guardia scomparsi nel nulla a poca distanza l’uno dell’altro. Sotto inchiesta, con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere, sono rimaste solo due persone: Francesco Virgato, 44 anni di Appiano Gentile, già alla sbarra per un altro omicidio, quello di Ernesto Albanese, freddato senza pietà in un bosco a Guanzate nell’estate di un anno fa, e Giuseppe Monti, 35 anni di Bregnano, ex tossicodipendente che dopo il delitto Deiana si era rifatto una vita. Archiviati definitivamente tutti i sospetti nei confronti di chi, quella maledetta notte di sei anni fa, si trovava nel locale per lavorare.

LEGGETE l’ampio servizio

su LA PROVINCIA di MERCOLEDÌ 2 settembre 2015

© RIPRODUZIONE RISERVATA