Como, i cartelli con Volta
«Così sono sbagliati»
Ma seguono il codice

Polemica a distanza su facebook sull’uso dell’apostrofo al posto dell’accento sui nuovi cartelli. Ma è il codice della strada a prevederlo

Polemica a distanza tra la consigliera comunale di Forza Italia Anna Veronelli e il sindaco Mario Lucini, tutta portata avanti su Facebook.

Nodo del contendere i nuovi cartelli collocati all’ingresso della città con la scritta “Como città di Volta”. E a far discutere è un accento: sui cartelli, infatti, la “a” non è accentata, ma ha l’apostrofo. «Sarò professoressa dentro ma città si scrive con l’accento e non con l’apostrofo sulla a. Nessuno controlla mai? Io farei rifare i cartelli. #fail». Questo il post messo sul social network da Veronelli.

Ha scelto sempre Facebook, nella sua pagina da sindaco, per rispondere a una domanda analoga fatta da un cittadino e, indirettamente, alla consigliera comunale. «Mi spiegano dalla polizia locale che tra i caratteri ammessi dal Codice della strada non rientrano l’accento e lettere accentate. Di conseguenza le scritte sono normalmente fatte in questo modo» le parole di Lucini che aggiunge: «Per poter mettere l’accento sarebbe necessario chiedere una deroga». In effetti sui cartelli stradali anche la scritta “velocità” ha l’apostrofo e non l’accento. La città di Cantù, altro esempio, ha l’apostrofo.

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