Contrordine, il ponte è una priorità
La Provincia: raggi x sulla struttura

L’ingegner Tarantola sul cavalcavia di Asnago: «IÈ affidabile, fu costruito nel migliore dei modi». Resta il limite delle 7,5 tonnellate: «È stato disposto a novembre, solo per maggiore cautela»

Anche un approfondimento in stile raggi X: tecnicamente, indagini «ultrasoniche e sclerometriche». E poi i prelievi del cemento armato, con carotaggi di circa una trentina di centimetri da sottoporre a test in laboratorio.

E i lavori. Comunque sia. Ora il ponte di Cantù Asnago per la Provincia di Como è a tutti gli effetti una priorità. E la parola d’ordine è: intervenire. I soldi? Se non ci sono, in qualche modo si troveranno.

Una priorità definita, peraltro, anche a margine del Consiglio provinciale di giovedì sera, poco prima dell’incontro in Prefettura a Como. Dove poi i presenti al tavolo hanno sottolineato che il ponte, ammalorato e bisognoso di interventi, non rappresenta un pericolo per la pubblica incolumità. Il che non significa che dovrà mancare l’attenzione. Anzi. Dopo che il tema è stato sollevato dalla stampa, sembra proprio che l’intera procedura abbia subito una decisa accelerata.

Venerdì mattina. Mancano poche ore alla scadenza del bando per le indagini sperimentali, avviato in procedura d’urgenza dopo che il ponte è finito sotto i riflettori della cronaca. Nell’ufficio al secondo piano di Villa Gallia, il dirigente, l’ingegner Bruno Tarantola viene informato del fatto che, di sicuro, un’azienda delle dieci interpellate dalla Provincia ha presentato la propria offerta.

L’ingegner Tarantola tiene molto a un concetto: il ponte, proprio per le sue dimensioni, riferisce, è affidabile nonostante la sua età. «All’epoca fu costruito nel migliore dei modi - spiega - può contare su cinque campate. All’interno del cemento, a dare maggior sostegno, i ferri delle armature sono stati messi in posizione inclinata, per meglio sopportare i pesi nei decenni a venire».

«Il limite delle 7,5 tonnellate messo a novembre è cautelativo. E i bus possono passare perché, essendo più lunghi, distribuiscono il peso sull’intera struttura. Siamo tranquilli e convinti di quanto abbiamo fatto. C’è la massima attenzione. Abbiamo anche rifatto i calcoli. Non c’è nulla da temere per nessuno».

Il ponte, nuovo, costerebbe circa 500mila euro. Saranno i test a dire cosa converrà di più. Se dare una sistemata e andare avanti per altri venti o trent’anni in sicurezza. O se passare direttamente alla costruzione di un ponte tutto nuovo.

Altri dettagli sul giornale in edicola sabato 25 febbraio.

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