Degrado e disordine
negli orti comunali di Cantù

Chi non mantiene pulito il proprio campo

E’ il Comune che intende approfondire il tema, dopo uno scambio indiretto di divergenze su alcuni orti pubblici di Vighizzolo.

Secondo alcuni consiglieri di maggioranza, in più di un caso, tenuti in disordine. L’associazione Orti a Cantù aveva ricordato come l’area, da un punto di vista sociale, fosse soprattutto un’oasi felice. Ora, dal municipio, si ribadisce di nuovo l’ordine. E il consigliere comunale di Forza Italia Andrea Lapenna pone un ultimatum: una sistemata entro un mese, o altrimenti alcuni orti potrebbero tornare al Comune. Ma la stessa associazione non batte ciglio. E ricorda come qualche epurazione, in autonomia, sia già avvenuta.

Occhi puntati sugli orti tra via Monte Palanzone, via Spluga e via Sempione, da parte del Comune. Perché, nei prossimi giorni, la commissione consiliare patrimonio sentirà i vertici di Orti a Cantù, associazione che rappresenta circa 300 ortisti. Dovranno confrontarsi, ricorda il documento firmato dal presidente della commissione Tonino Intini, Cantù Sicura, per una «verifica ed eventuale aggiornamento - si legge nell’ordine del giorno, incontro previsto l’8 maggio in municipio - della convenzione con l’associazione».

Lo stesso Intini, il quale era stato in sopralluogo con il consigliere Lapenna - entrambi, centrodestra a sostegno del sindaco leghista Edgardo Arosio - aveva evidenziato come in alcuni punti dell’esteso appezzamento vi fosse un disordine eccessivo. Con tanto di armadi per stivare le attrezzature, teli di plastica, sacchi di verde abbandonato.

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