Duecentomila euro dal manager Alfa
Madre e figlio condannati per truffa

Entrambi canturini: alla donna una pena di 6 anni e 8 mesi, al congiunto 3 e 8 mesi

«Quei soldi erano un regalo e il pagamento delle prestazioni di fisioterapia» sostiene lei, una donna canturina che in un paio di anni è riuscita a convincere l’ex amministratore delegato di Alfa Romeo Vincenzo Moro, oggi novantacinquenne, a bonificarle e a staccarle assegni per un quarto di milione di euro. Non la pensa così il giudice Nicoletta Cremona che ha riconosciuto colpevole di truffa aggravata.

Sei anni e otto mesi di carcere: questa la pena inflitta in Tribunale a Como ad Anna Favero, 63 anni residente a Cantù, denunciata dal figlio dell’ex amministratore dell’Alfa dopo aver scoperto i bonifici fatti dal padre a favore della donna e del figlio di lei, Silvio Favero, condannato pure lui, ma a tre anni e otto mesi di reclusione.

La donna e il figlio avrebbero bruciato i soldi in spese varie e in sale slot.

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