Duecentomila euro dalla Sicilia
“Tesoretto” per le strade di Cantù

L’asta per il contenzioso con la ditta che realizzò piazza Garibaldi ha dato i primi frutti. Ma oltre ai lastroni in centro sono tante le vie cittadine che aspettano di essere risistemate

Dopo una dozzina d’anni di spese, per la prima volta piazza Garibaldi vede entrare e non uscire delle risorse nelle casse di piazza Parini: una parte dei beni messi all’incanto ad Agrigento il cui ricavato è destinato al risarcimento del Comune è stata venduta.

Il che significa che una cifra significativa – sui 200mila euro – dovrebbe finalmente prendere la strada di Cantù. L’amministrazione, da qui alla fine dell’anno, ha intenzione di inserire nel bilancio di previsione ulteriori fondi da destinare alla manutenzione della città.

E i punti dove utilizzarli, tra asfalti gruviera, scuole e beni pubblici vandalizzati, certo non mancano. Sulla carta, il Comune deve incassare un discreto gruzzolo per il danno subito a causa dei lavori malamente eseguiti in piazza Garibaldi.

Di quei soldi, 855mila euro, finora non s’era vista traccia. I modi per utilizzare ora duecentomila euro non mancheranno: «Stiamo affinando una lista di priorità individuate nell’ambito della manutenzione cittadina – spiega l’assessore Paolo Di Febo – dalla quale ricaveremo le priorità delle priorità. Strade da asfaltare, marciapiedi da rimettere in sesto».

Di certo, nello stendere quell’elenco, non mancheranno gli spunti, in centro come in periferia. Cattivo lo stato in cui versa corso Unità d’Italia, così come via Andina, via Mazzini, la rotatoria su corso Europa e quella detta delle Quattro Strade. E ancora via Giulio Cesare, ma i rattoppi non mancano nemmeno in piazza Parini. E, allontanandosi dal centro, via Lombardia o via per Montesolaro, per fare solo alcuni esempi.

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