Folla per l’ultimo saluto
a Luciano Acquarone
«Un vuoto incolmabile»

Il lutto Centinaia di presenti: il grazie della figlia Stella

Una cerimonia intensa ha salutato ieri mattina al Cimitero Maggiore Luciano Acquarone, poliedrica figura di manager in pensione, che negli ultimi vent’anni della sua vita si era dedicato alla politica attiva e all’associazionismo. Occhi lucidi, i volontari dell’Auser con la giacca a vento e il cartellino di riconoscimento, si sono stretti attorno ai famigliari, alla moglie e ai figli.

Al termine della cerimonia soltanto la figlia Stella ha ringraziato le centinaia di persone presenti e ha intonato poi il canto “Bella ciao” in omaggio ai trascorsi partigiani della famiglia di Luciano Acquarone, con un fratello caduto nella Resistenza; il padre era invece deceduto nella Ritirata di Russia.

Il vice-presidente dell’Auser “Canturium” Bruno Trova, anch’egli ex manager dell’Ibm, ha rievocato i sei anni trascorsi a fianco di Acquarone, in un quotidiano lavoro di organizzazione del lavoro dell’associazione e ne ha elogiato «l’intelligenza, la visione strategica, la dedizione, la determinazione e la capacità di relazione, l’energia e la vitalità, A ottobre, a 89 anni compiuti, aveva nuotato nel suo mare ad Imperia».

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