Furti a Cantù, un caso nazionale
Adesso se ne occupa anche la Rai

Diretta ieri mattina della trasmissione Agorà, con il racconto di una cassiera rapinata. Intervistato anche il sindaco Claudio Bizzozero: «La colpa

è dello Stato». Più 26% di colpi, i gruppi di vicinato crescono del 125%: «La gente fa prevenzione con Whatsapp»

Se n’è accorta anche la Rai. Che ieri, da Roma, ha inviato a Cantù una troupe per un collegamento in diretta con Agorà, RaiTre. Benvenuti nella città dove i gruppi whatsapp antifurti, nel giro di un paio di giorni, sono più che raddoppiati: a dirla in percentuale, un +125%, in un periodo in cui, dopo l’entrata in vigore dell’ora solare, i furti negli appartamenti sono quotidiani.

Di certo, nel giro di tre anni, dicono i dati forniti dalla Prefettura di Como, i furti in abitazione sono cresciuti, nel territorio, di un +26,58%. E’ andata in onda anche Senna, al confine con Cantù, con la storia di Antonella Cappelletti, la cassiera rapinata che ha deciso di creare appunto uno dei gruppi che, con i messaggi gratis via Internet, consentono ai cittadini di avvisare di questo o di quel ladro.

Intervistato anche il sindaco Claudio Bizzozero. «Qui a rubare non sono gli immigrati - ha premesso in risposta alla discussione in studio - Il problema sono i grandi furti». Per il sindaco, impegnato in una personale battaglia con il Fronte di Liberazione Fiscale - il movimento che si presenterà nel 2018 alle Regionali - la colpa è dello Stato, che impone troppe tasse senza distribuire equamente. Quelli che si divono il malloppo, per il sindaco, sono i partiti.

I servizi su “La Provincia” di venerdì 25 novembre 2016

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