Galliano, San Paolo e Santa Maria
Ora anche Cantù punta al turismo

Gli studenti del “Melotti” guide nell’itinerario tra i monumenti simbolo della città. Successo di pubblico e l’idea di una tappa tra Milano e il Lario

C’è il lago di Como, con tutta la pubblicità del caso, da George Clooney in giù, il romanico e il razionalismo comasco, i paesaggi. C’è Milano, capitale della moda, del design e della comunicazione. E in mezzo c’è Cantù. In realtà, non solo mobili e merletti. E allora, perché non accodarsi nella volata lariana nel turismo. Tanto più che i gioielli da visitare, tutto sommato, ci sono. E perché non creare un percorso con cartellonistica, a rendere il tutto più visibile. Proprio come sta pensando anche il mondo delle isituzioni. A partire dal Comune di Cantù.

E’ questo quanto emerge dalla giornata di “Giovani guide fra i Tesori di Cantù”, ieri in città. Ogni seconda domenica del mese, dalle 9.30 alle 17.30, fino a maggio - si salteranno, causa temperature, dicembre e gennaio - i ragazzi del liceo artistico Fausto Melotti di via Andina sono impegnati come ciceroni. E in una grigia e freddina domenica di novembre, l’iniziativa è riuscita a conteggiare decine di presenze, fra il borgo di San Paolo, la chiesa di Santa Maria con cupola - per l’occasione, il municipio ha acconsentito a rimanere aperto di domenica per l’indispensabile passaggio dal secondo piano del chiostro di piazza Parini - e, ovviamente, il complesso millenario di Galliano, dove peraltro si sono viste anche altre comitive.

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