Inverigo: il nuovo sindaco
«Io in chiesa? Mai»

Polemica sulla decisione di Giorgio Ape

«A rappresentare il Comune manderò un mio delegato»

Anni fa, alla vigilia del suo matrimonio celebrato in Comune, il prevosto di Mariano disse al neosindaco di Inverigo Giorgio Ape che il gregge del Signore ha bisogno di pecore buone e fedeli, non di scelte ipocrite e coperture.

Per questo il primo cittadino, che ha rievocato l’episodio, ha deciso che, in virtù del proprio essere non credente, non parteciperà durante il suo mandato alle funzioni religiose. Manderà, se del caso, un suo delegato a rappresentare il Comune.

Una scelta criticata dal suo predecessore, oggi all’opposizione, Angelo Riboldi, che ha sollevato la questione giovedì sera durante la seduta d’insediamento del nuovo consiglio.

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