Imposte locali, Mariano sotto accusa
«Non dà i dati su chi è più tartassato»

I Cinque stelle chiedono il prospetto sull’addizionale Irpef per scaglioni di reddito. La maggioranza: «I numeri li dà l’Agenzia delle entrate e sono sempre in ritardo di due anni»

Irpef, è di nuovo scontro tra maggioranza e opposizione sulla tassazione. Questa volta ad accendere il dibattito durante lo scorso consiglio comunale è un emendamento firmato dal Movimento Cinque Stelle e volto a chiedere maggiore chiarezza sull’impatto dell’addizionale su bilancio e cittadini.

«Abbiamo visto che viene riconfermata l’aliquota massima prevista, senza però pensare a uno scaglionamento di questo introito che quindi rimarrà ancora una tassa detta “a pioggia” che andrà a incidere sulle fonti del reddito in maniera poco corretta» spiega Carmen Colomo, capogruppo del movimento pentastellato.

La quale aggiunge: «Ci siamo quindi sentiti di fare un emendamento non che punti a una riduzione dell’addizionale, per evitare stravolgimenti circa le competenze d’entrata, ma che porti a chiedere una maggiore chiarezza magari pubblicando i dati degli introiti derivanti dall’addizionale in base a scaglioni di reddito anche sul sito istituzionale».

La risposta arriva direttamente dall’assessore al Bilancio Elena Tagliabue che punta a precisare alcuni dati. «La previsione d’entrata derivante dall’addizionale Irpef è di 2milioni e 480mila euro - replica Tagliabue -. E più in generale ci tengo a sottolineare che sul discorso tributi non abbiamo aumentato nessuna tassa rispetto all’anno passato».

Per quanto riguarda la pubblicazione dei documenti è il consigliere di maggioranza, Guido Mauri, a rispondere: «Il dato “per scaglioni” che oggi voi ci state chiedendo di pubblicare non è comunale, ma arriva direttamente dal’Agenzia delle entrate ed è relativo a due anni precedenti. Insomma è come se in tv venissero trasmesse le partite di un campionato di due anni fa».

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