Manufat Inverigo, no dei giudici
per il dissequestro dei 40 milioni

Lo aveva chiesto la vedova del fondatore: sono solo i risparmi di una vita. Facevano parte di un tesoretto di 71 milioni fatto rientrare dalla Svizzera dall’ex imprenditore

La vedova del fondatore e socio unico - almeno fino al 2008 - delle maglierie Manufat non potrà riavere indietro i 40 milioni di euro sequestrati dalla Procura perché fortemente indiziati di far parte di un tesoretto distratto dalla storica azienda tessile di Romanò di Inverigo per essere nascosto sui conti privati svizzeri dell’imprenditore.

Il Tribunale del riesame di Como, infatti, ha respinto il ricorso presentato dai legali della vedova di Angelo Baggi, che hanno contestato il provvedimento della magistratura sostenendo non vi sia alcuna prova che lega quella cifra con i “risparmi” di una vita dell’uomo che ha dato i natali alle Maglierie Manufat srl prima e alla Immobiliare Manufat srl poi, società entrambe dichiarate fallite tra il 2013 e il 2014 a causa di una grave crisi di liquidità.

Il servizio su “La Provincia” di giovedì 3 agosto 2017

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