Mariano, addio in musica per Mauri
«Affronti la salita più difficile»

Folla al funerale dell’imprenditore nonchè presidente della Ciclistica. Nel corteo funebre anche il Corpo musicale cittadino: «Era stata la sua ultima richiesta»

La chiesa di santo Stefano non ce l’ha fatta a contenere tutte le persone che hanno voluto dare ieri mattina, l’ultimo saluto a Giampiero Mauri. Imprenditore (titolare delle Macchine Mauri e, da pochi mesi, della Giardina group), amante dello sport(per 17 anni è stato presidente della Ciclistica Marianese) e alpino, ha lasciato un grande ricordo nei marianesi.

«Il seme deve morire per dare la nuova vita e Giampiero è rinato alla nuova vita», così ha concluso l’omelia il prevosto don Luigi Redaelli, invitando i presenti alla speranza cristiana e seguire l’esempio di Mauri, scomparso, nella notte tra mercoledì e giovedì scorso, dopo una lunga malattia, all’età di settant’anni.

Sull’altare, proprio davanti alla bara, il gagliardetto della Ciclistica, sicuramente, assieme alle sue aziende, una delle società preferite. E un atleta, a nome di tutti i compagni, ha letto il ricordo più toccante.

«Ci piace immaginarti in bicicletta, sui pedali mentre affronti l’ultima salita, la più difficile. Hai sempre creduto nei giovani – ha detto - e hai fatto di tutto per offrirci la possibilità di fare l’attività. Organizzando anche diverse gare. Domani mattina (oggi per chi legge ndr) ti ricorderemo alla partenza della tappa conclusiva del Giro della Provincia, che hai fortemente voluto scattasse davanti alla Giardina».

E proprio le divise rosse della Ciclistica, accompagnate dall’olimpionico marianese, Flavio Anastasia, hanno aperto il corteo funebre. Davanti le note struggenti del Corpo musicale di Mariano. «È stata una sua richiesta esplicita -ha spiegato Emilio Grondona, presidente onorario della Ciclistica, molto vicino all’imprenditore scomparso -. E ringraziamo il presidente del Corpo musicale, Giuseppe Pozzoli, per essere riuscito, grazie anche all’apporto di alcuni elementi esterni, ad esaudire questa richiesta».

Altri ricordi sul giornale in edicola domenica 27 agosto.

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