Mariano, il bilancio è peggiorato
Il sindaco: «Sono i conti della Lega»

L’indice di virtuosità reso noto dalla Regione è sceso dal 63% del 2014 al 38% del 2015. Marchisio: «Tendenza negativa? L’ultimo rilevamento riguarda le gestioni precedenti la nostra»

L’indice di virtuosità del Comune di Mariano Comense è calato. Dal 2014 al 2015 il parametro calcolato dalla Regione Lombardia sulla base delle voci di capacità di pagamento delle spese e riscossione delle entrate, eventuali debiti fuori bilancio e la gestione di funzioni in forma associata è passato dal 63% al 38%, crollando in dodici mesi di venticinque punti percentuali.

In sintesi si è quasi dimezzato. Un dato che per le opposizioni rispecchia l’incapacità della giunta guidata dal sindaco Giovanni Marchisio di amministrare la città. Un indice che per il numero uno del municipio dice come è stato gestito il bilancio negli anni passati proprio da chi oggi siede tra i banchi di minoranza.

Il primo cittadino sceglie di tracciare un confine alle polemiche puntualizzando alcuni aspetti. «Il dato in questione è costruito esclusivamente su parametri economico-finanziari, cioè legati al bilancio comunale - spiega Marchisio -. Lo scorso anno è cambiato il mondo del bilancio, con l’entrata in vigore del nuovo ordinamento contabile, che ha completamente cambiato l’aspetto tecnico: paragonare dunque il 2015 al 2014 è come paragonare le mele con le pere».

E aggiunge: «Ma la cosa ancora più interessante è che l’indice del 2015 si basa sui rendiconti di bilancio degli anni 2011-2012-2013. E lì non c’eravamo noi, ma - guarda caso - gli stessi che adesso sono all’opposizione. Quindi si chieda a loro come hanno fatto a peggiorare l’indice».

Le minoranze non ci stanno e attaccano coese. «Il dato parla chiaro: in soli due anni d’amministrazione Marchisio l’indice di virtuosità è crollato - sbotta Andrea Ballabio -. È ora che la smettano di venire in consiglio comunale a raccontare che va tutto bene».

Alle parole di Ballabio fanno eco quelle della LegaNord. «Tutto questo è una conseguenza delle decisioni che hanno preso in ambito economico e di bilancio - tuona il capogruppo Giovanni Alberti - Noi abbiamo sollevato e solleviamo come sempre le criticità su questo documento».

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