Mariano: «Pulite subito gli orti»
«Ma voi curate meglio i giardini»

Botta e risposta tra Comune e assegnatari degli appezzamenti di via Luini. Gli uffici «Ci mandano una raccomandata e intanto lasciano crescere erbacce negli spazi pubblici»

Qualche rametto di pomodoro e un gruppetto di foglie secche accatastate in un angolo degli orti comunali di via Luini a Mariano. Alcuni tra i coltivatori dei campi, uomini e donne di oltre 60 anni, hanno accumulato gli scarti di frutta e verdura consci che “dall’orto esce solo quel che si mangia” mentre tutto il resto viene riciclato.

Ma il Comune proprio non ci sta e intima con una raccomandata la rimozione degli scarti. Non solo, se l’accumulo si ripeterà nel tempo, l’amministrazione è pronta a chiedere il nome del “colpevole” agli assegnatari della terra. «È una lettera tra il serio e lo scherzo» commentano gli ortisti mentre leggono le motivazioni: gli scarti, seppur vegetali, deturpano l’estetica del paesaggio.

Un ambiente, a dire il vero, messo alla prova dallo stesso giardino curato dal Comune. Basta “aprire” i tre assi avvitati uno sull’altro, ovvero il cancello, per avere uno sguardo sulla realtà. L’erba alta e incolta, nel tempo, ha preso il sopravvento sul sentiero che costeggia i ventiquattro orti fino a raggiungere anche il metro di altezza.

«Se l’amministrazione vuole un orto alla Svizzera allora che il giardino sia all’inglese - aggiungono i gestori degli orti -. Noi per tre anni abbiamo tagliato, falcetta in mano, l’erba perché qui quelli del Comune vengono solo una volta all’anno».

La richiesta che ora si fa strada è quella di un incontro. «Non crediamo che le parole siano tarate sul contenuto - sottolineano - degli scarti vegetali in un orto. Per questo stiamo pensando di chiedere un appuntamento a chi si occupa del tema».

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